In una fase di stallo dopo lo scioglimento dell’Assemblea Nazionale lo scorso giugno, il processo di autonomia della Corsica torna ad essere discusso, insieme alle questioni di grande attualità che riguardano l’isola in termini di potere d’acquisto, gestione dei trasporti e sovvenzione per la continuità territoriale della Collettività della Corsica (CTC). È in un contesto molto difficile a livello nazionale, segnato da una legge finanziaria 2025 che divide l’opinione pubblica e quella politica, che i deputati della Corsica cercano di far valere le loro preoccupazioni.
Dopo aver incontrato Gilles Simeoni la settimana scorsa, e ora in visita in Corsica oggi e domani, Catherine Vautrin, ministro responsabile del decentramento e ora principale interlocutore di coloro che sono coinvolti nel “dossier Corsica”, ha ospitato martedì a Parigi una cena per tutti i deputati e senatori dell’isola. È stata l’occasione per ciascuno dei rappresentanti eletti di rimettere sul tavolo della discussione le preoccupazioni di tutti i corsi. Sul tema dell’autonomia della Corsica, il ministro era già stato interpellato all’inizio della settimana e aveva confermato che il lavoro intrapreso finora sarebbe proseguito: il testo è attualmente all’esame del Senato, che dovrebbe presentare il suo rapporto a fine mese; alla luce di questo rapporto, un progetto di legge sarà elaborato all’inizio del prossimo anno per essere presentato al Congresso alla fine del 2025. Da parte sua, Laurent Marcangeli, deputato della prima circoscrizione della Corsica del Sud, ha giudicato costruttiva questa discussione con Catherine Vautrin:“Riprendiamo il lavoro da dove l’avevamo lasciato e mi sembra perfettamente in linea con quello che sto difendendo da diverse settimane e mesi“, ha dichiarato.
Ma al di là del futuro istituzionale della Corsica, nelle discussioni sono state sollevate questioni più urgenti. Ancora una volta si è parlato della dotazione per la continuità territoriale. Alcune settimane fa, il presidente dell’Esecutivo, Gilles Simeoni, ha chiesto allo Stato 50 milioni di euro in più per assorbire i costi dell’inflazione. Il ministro Catherine Vautrin, interpellata questa settimana sull’argomento, ha riconosciuto la validità della richiesta, sottolineando che la dotazione di 187 milioni di euro è la stessa dal 2009, che era stata concessa una proroga di 40 milioni di euro nel 2023, ma che in effetto non era stata concessa alcuna proroga nel 2024. Resta comunque da vedere se il Ministro riuscirà a ottenere questi 50 milioni di euro in più per la CTC, considerando che il bilancio dello Stato per il 2025 non lascia spazio a discrepanze e che il deficit potrebbe raggiungere il 6% del PIL.
Da parte sua, il deputato François-Xavier Ceccoli ha colto l’occasione di questa cena per sollevare le questioni economiche e sociali che interessano i corsi di tutte le categorie. Si tratta di preoccupazioni “concrete” per il deputato della seconda circoscrizione dell’Alta Corsica, eletto per la prima volta lo scorso giugno:“C’è naturalmente la questione del potere d’acquisto, in particolare dei prezzi del carburante e dei prodotti alimentari. Ma ci sono anche i problemi legati all’accesso all’alloggio, i problemi delle imprese che escono da una stagione a dir poco fiacca, gli appalti pubblici e in particolare i conti pubblici in stallo… Abbiamo espresso la necessità imperativa di rimettere in moto le cose, e naturalmente non parlo delle due questioni più importanti: l’accesso all’acqua, che sta diventando un vero problema, e la salute“, ha dichiarato a France 3 Corse.
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Fonte : France 3 Corse
Guillaume Bereni
Di Felce (Castagniccia), è padre di 3 bimbi e lavora sia nell'azienda agricola di famiglia, che produce farina di castagne, sia come redattore freelance, per noi e per altre testate, scrivendo in lingua corsa, francese e italiana.