RCFM: 40 anni al servizio dell’informazione in Corsica

By Redazione Dic 4, 2022 #francebleu rcfm

 

40 anni è l’anno della maturità, quello in cui l’esperienza raggiunge una certa padronanza, un climax, dove gli amori sono a volte più responsabili, dove la vita è sulla buona strada per scivolare senza fretta verso la saggezza della vecchiaia. RCFM (Radio Corsica Frequenza Mora) ha celebrato il suo 40 ° anniversario questo fine settimana. La radio di servizio pubblico se si è modernizzata, come molte altre radio, in termini di tecnologia, passando dall’analogico al digitale, non è invecchiata un po ‘. Certamente i pionieri non ci sono più. Alcuni sono purtroppo scomparsi, ma la maggior parte sono andati in pensione. Sono stati i costruttori di un’avventura culturale e giornalistica che rende oggi RCFM uno strumento di informazione, di creazione, di promozione culturale di cui la Corsica non può fare a meno.

Questo mercoledi primo dicembre 1982 negli ex studi della televisione regionale di Ajaccio è trasmesso il primo giornale Radio sotto la padronanza di Radio France. Il team era composto dal direttore Jean Louis Eyssartel, dal caporedattore Dominique Antoni, da Noël Fantoni, Patrice Dionisi, Dominique Ferrandini, Michel de Gentile, Pierre-Louis Alessandri, giornalisti dall’animatore Constant Sbraggia, da Michele Don Ignazi e dal tecnico Jacques Ricaud. Sono stati i primi ad aprire la voce di quello che diventerà due anni dopo, RCFM. FR3 la televisione pubblica che forniva il servizio radiofonico, un’ora tre volte al giorno bloccata su France Inter, ha lasciato il posto alla grande casa Radio France. Da allora in poi, la televisione divenne un vero e proprio ufficio di informazione regionale in Corsica, rompendo così la sua dipendenza con la direzione regionale di Marsiglia. Questo cambiamento è la volontà del governo socialista salito al potere nel maggio 1981. Non solo la Corsica beneficia del suo servizio pubblico audiovisivo, ma la legge sul decentramento del 1982 la rende una regione con uno statuto speciale.

La radio e la televisione sono progettate per promuovere la lingua e la cultura corsa. Più che una novità, è una rivoluzione dato lo stato d’animo che prevaleva nei circoli politici conservatori che avevano gestito la Francia per quasi 30 anni. Per un buon equilibrio territoriale, il nuovo potere installò la sede della Radio a Bastia e quella della Televisione ad Ajaccio. Fu solo nel 1983/84 che Radio Corse fu trasformata in RCFM, divenne una stazione radio a tutti gli effetti con programmi che andavano dalle 6 del mattino a mezzanotte.
Lo stabilimento si espande nello staff e cresce fino a più di 45 persone, giornalisti, animatori, tecnici, incaricati dell’accoglienza e amministrativi. Prende residenza in via Favalelli a Bastia vicino al teatro. Nel corso degli anni RCFM diventa una formidabile azienda al servizio della Corsica, da una completa e pluralistica informazione, programmi che fanno gran parte dei creatori dell’isola, i suoi cantautori,e umoristi. Nascono grandi trasmissione che fanno viaggiare le squadre nei villaggi, nei quartieri, nei licei e nelle scuole . Vengono istituiti giornali di notizie in lingua corsa e creano così un nuovo linguaggio giornalistico che la giovanissima università di Corte commincia a studiare. A poco a poco RCFM prese il controllo dello spazio dell’isola e i corsi dalla loro parte si appropriarono la radio. Nel 1990 grazie al talento creativo del giornalisto Petru Mari RCFM si apre sul Mediterraneo con due programmi “Mediterradio” e “Kantara”, e diventa così il Capo avanzato di Radio France nella regione. Il primo programma solleva il tema dell’insularità con una coproduzione RCFM e una radio privata di Sardegna, Radiopress, da quest’ultima è la RAI Sardegna, seguita dalla RAI Sicilia che verrà ad associarsi. Oggi la trasmissione è stata arricchita dalla Radio Pubblica Maltese. La particolarità e l’interesse di questo programma è la condivisione tra la lingua corsa e quella italiana. “Kantara” apre una finestra tra il Maghreb e la Corsica in coproduzione al principio con la radio pubblica marocchina, poi quella della Tunisia, seguita dall’Algeria, dalla radio pubblica spagnola in francese (radio esterior de espania), dalla radio egiziana e oggi dalla Radio libanese. Delle 44 stazioni radio locali di Radio France, RCFM occupa un posto che va oltre la sua dimensione regionale.

La tragedia di Furiani

Negli anni 1980 e 1990, la Corsica ha vissuto eventi violenti sia per la molteplicità di omicidi che per la frequenza degli attacchi FLNC. RCFM, che occupa un posto di rilievo a livello dell’ informazione, è stata investita una mattina del settembre 1985 da un commando del FLNC che ha neutralizzato giornalisti, tecnici, e presentatori e ha trasmesso, sotto minaccia, un messaggio. Tutte le televisioni francesi trasmettono le immagini dei giornalisti che ospitano il giornale radiofonico con le mani ammanettate, una volta che i clandestini se ne sono andati. Un violento attacco alla libertà di informazione che sarà denunciato da sindacati e partiti politici
Una vita, qualunque essa sia, è spesso punteggiata da tragedie. Quello del disastro del 5 maggio 1992 a Furiani in occasione di una partita di Coppa di Francia tra Bastia e Marsiglia colpisce duramente RCFM. Un presentatore e un tecnico hanno perso la vita così come un tecnico di France Inter, diversi giornalisti sono rimasti gravemente feriti. Furiani segnerà per sempre la radio con una ferita indelebile.
Sono passati 40 anni, RCFM ha lasciato via Favalelli per stabilirsi in locali nuovi nel cuore del quartiere storico della cittadella di Bastia. Come torta di compleanno è stato offerto un grande concerto gratuito agli ascoltatori al teatro di Bastia. RCFM ha mantenuto tutta la sua giovinezza, il suo dinamismo nonostante una diminuzione dei suoi programmi specifici e l’arrivo di una novità, il notiziario radiofonico filmato e trasmesso su France3 Corsica al mattino. Un’iniziativa discutibile che toglie il fascino e il sogno dei media radiofonici, e che sacrifica all’immagine il mistero e la bellezza delle voci dai volti sconosciuti e quindi ai mille volti immaginati….


Petru Luigi Alessandri

Related Post