Ubuntu è un sistema operativo GNU/Linux libero e gratuito, per computer, smartphone e tablet.
Può essere scaricato e installato liberamente, e fornisce un ambiente di lavoro e decine di migliaia di programmi, come LibreOffice o Gimp ad esempio, la maggior parte gratuiti e sviluppati secondo la filosofia dell’open source e del software libero.
Ma soprattutto, è disponibile in decine e decine di lingue diverse, compresi il francese e l’italiano, ma anche il basco, il catalano e persino l’esperanto. E il còrso?
Ancora non esiste un sistema operativo nella lingua dell’isola. Ma Ubuntu – o un altro sistema Linux – potrebbe essere il primo sistema di sfruttamentu in corsu. Perché è aperto al contributo della comunità degli utenti, a differenza dei sistemi che sono proprietà di un’azienda, e che quindi seguono logiche puramente commerciali.
In realtà un gruppo di traduttori Ubuntu in còrso esiste già, e da ben nove anni, come si può vedere nella pagina del progetto.
Il fatto che tutto questo tempo non sia bastato per rilasciare una versione del sistema operativo in lingua còrsa la dice lunga – purtroppo – sullo stato di salute della lingua. Ma nulla vieta di rivitalizzare il progetto e portarlo a compimento. Del resto anche l’ambizioso piano Lingua 2020 varato dall’Assemblea di Corsica prevede di incoraggiare la realizzazione e la diffusione di programmi informatici in lingua còrsa. Qualche anno fa era stata realizzata una localizzazione del navigatore web Firefox 3.6 in còrso, che però non è poi stata aggiornata per le versioni successive.
Forza allora ai volonterosi! Se siete in grado e volete aiutare, registratevi e contattate il team di traduttori còrsi, o direttamente i responsabili della localizzazione di Ubuntu.