Il 1° giugno ha inizio il Festival dell’Istroveneto, il dialetto popolare dell’Istria

By Redazione Mag 30, 2016 #festival #istria

maps-istria-evidL’Istria è una piccola penisola di forma triangolare che si trova ad est dell’Italia, ed è attualmente divisa tra gli stati di Slovenia e Croazia. In molti comuni della regione, sia dal lato sloveno che croato, vige il bilinguismo con l’italiano, da secoli lingua alta della zona, così com’era in Corsica e nel resto dell’area culturale italiana.

Naturalmente, così come nella nostra isola il popolo in casa parlava in còrso, l’Istria aveva la sua lingua locale, l’istroveneto, in dialetto simile a quelli del Veneto appunto, in Italia.

Da alcuni anni l’Unione Italiana, associazione che raggruppa la minoranza di etnia, lingue e cultura italiana in Istria e nelle regioni vicine di Quarnero e Dalmazia,organizza un Festival dedicato a questo dialetto. L’evento è organizzato in collaborazione, con il sostegno e con il patrocinio della Città di Buie, dell’Assessorato alla Cultura della Regione Istriana, dell’Università popolare di Trieste e della Regione Veneto.

Lo scopo della manifestazione è quello di tutelare e promuovere il dialetto istroveneto che, nonostante sia una lingua viva, in quanto attivamente parlata, subisce in seguito ai naturali mutamenti socio-economici un lento ma inesorabile impoverimento lessicale, in particolar modo nella sfera legata degli antichi mestieri e della vita agreste.

Dall’1 al 4 giugno troveranno posto letture di prosa e poesia, laboratori linguistici e di storia della lingua, e anche la musica, con la rassegna “Dimela Cantando” le cui canzoni si possono ascoltare qui.

Il programma completo, in italiano e in croato, è disponibile sul sito ufficiale della manifestazione.

 

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One thought on “Il 1° giugno ha inizio il Festival dell’Istroveneto, il dialetto popolare dell’Istria”
  1. In un articolo del 13 Maggio dove si parlava della lingua italiana, studio e presenza, ho espresso un parere che potrebbe ora essere lo stesso.Ma il problema per la Corsica è sempre la mancanza di dialogo da parte delle istituzioni nazionali su quello che viene definito…tabù!

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