Presidenziali: per il 2° turno Corsica Libera invita all’astensione

Il partito indipendentista Corsica Libera che ha come suo rappresentante di maggior spicco il presidente dell’Assemblea di Corsica Jean-Guy Talamoni ha fatto un comunicato ufficiale nell’avvicinarsi del secondo turno delle elezioni presidenziali che si terranno il prossimo 7 maggio:

Dopo il primo turno delle elezioni presidenziali francesi, qualche elemento per quanto riguarda i risultati osservati in Corsica meritano di essere portati all’attenzione dell’opinione pubblica:

1) Durante le elezioni presidenziali del 2012 c’è stato il 25.73% di astenuti, contro il 31,96% nel 2017, 6,23% in più di quest’anno, nonostante l’aumento del numero dei membri iscritti sulla base di un elettorato meno della Corsica (status di residente, e la definizione di una cittadinanza corsa sta imponendosi sempre di più).

2) Con quasi il 32%, gli astenuti occupano la prima posizione in Corsica, molto più avanti del candidato principale, mentre in Francia le cose sono andate diversamente (quasi il 11% di astensioni meno).

3) Nel 2012 la destra e il FN ottennero il 31,4% (Sarkozy), 24,38% (Le Pen), 1,07% (Dupont-Aignan), ovvero il 56.85% dei voti (5% di Bayrou non è incluso in questo gruppo). Nel 2017, 27,88% (Le Pen) 25,56% (Fillon), 2,89% (Dupont-Aignan), sommati 56,33%. Si può concludere in una percentuale quasi identica di destra e di estrema destra francese in Corsica tra le due elezioni, con un’inversione di tendenza a favore dell’estrema destra: questa analisi, del resto abbastanza logico, ma non risulta da nessuna parte.

4) La prova appena fatta, ancora una volta, in assenza di un’offerta nazionale corsa, la porta si apre a tutte le aberrazioni, come il quadro interpretativo che impone il paesaggio politico francese del tutto inadatto per le nostre realtà sociali e culturali.

5) L’élite politica francese che, per anni, si è accontentata di speculare sulla paura estrema, senza mai guardare veramente ai problemi dei loro concittadini sono senza dubbio di grande responsabilità per la situazione venutasi a creare nei loro concittadini. In Corsica, dobbiamo agire in modo diverso, come abbiamo fatto nella nostra storia, come fanno i nostri leader all’Assemblea territoriale, nonostante gli ostacoli dello stato francese. Il deleterio spingere del FN, le cui tesi e gli obiettivi per la Corsica fisserebbe noi indietro di decenni, in grado di soddisfare le nostre persone che hanno abbastanza forza e di buon senso per fermare questo nuovo pericolo.

Per il secondo turno delle elezioni, che sicuramente non è il nostro, Corsica Libera sostiene l’astensione, a significare che la nostra nazione deve liberarsi una volta per tutte delle chimere politiche francesi. Non è, in ogni caso, la paura che deve guidare le nostre scelte, ma, al contrario, la speranza di una Corsica libera e indipendente, e il feroce desiderio di giungervi.”

 

Fonte: U Rimbombu

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