L’edizione 2022 del Premio del libro còrso si è distinta con una scelta nuova ed importante, con un premio dedicato alla letteratura infantile, un modo per onorare quel tipo di pubblicazione che sta crescendo sull’isola. Sono sempre più numerosi e di grande qualità i libri scritti in lingua còrsa destinati ai più piccini, favorendo l’uso e la trasmissione linguistica anche alle giovani generazioni attraverso tante storie bellissime. Proprio in quella categoria, è il libro “O Mariucciu” (edizioni Albiana) che è stato premiato. Una storia da leggere, guardare e anche da ascoltare, scritta da Tittò Limongi, con illustrazioni di Calypso Deminati e racconto audio da Josepha Giacometti Piredda.
Sempre in lingua còrsa, nella categoria “finzione”, viene premiata Ornella Nobili con “Fanale-Notte” (edizioni l’Indéprimeuse): essa è un’opera atipica, composta da due volumi. Si ritrova con “Fanale” vari scritti di Dédé Nobili, padre di Ornella. Scomparso circa dieci anni fa, Dédé Nobili fu un artista maggiore del Riacquistu, un maestro delle parole a cui risponde sua figlia nel volume “Notte”. Fanale-Notte viene così presentato come un “dialogo differito”, simbolo di due epoche, due rapporti diversi e attempo legati alla cultura, la poesia, la lingua.
Nelle altre categorie, in lingua francese, vengono premiati Elena Piacentini con “Les silences d’Ogliato” (edizioni Actes Sud, categoria “finzione in francese”) è Irmtrud Hubatschek/Joël Jenin con “La Corse des premiers alpinistes” (edizioni Alain Piazzola, categoria “saggio”).
La ceremonia ufficiale di consegna dei premi si terrà il 16 ottobre, a Serra di Ferro.
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Fonte: Corse-Matin (edizione stampa)
Guillaume Bereni
Di Felce (Castagniccia), è padre di 3 bimbi e lavora sia nell'azienda agricola di famiglia, che produce farina di castagne, sia come redattore freelance, per noi e per altre testate, scrivendo in lingua corsa, francese e italiana.