Il direttore Giacomo Sagripanti è fortunato. Ha avuto il privilegio di aprire l’11 agosto il ROF 2018 (Rossini Opera Festival) e concluderlo il 23. “Ricciardo e Zoraide” per l’inaugurazione, la “petite messe solennelle” per la chiusura. Due opere della stessa piuma, ma così diverse. La ventiseiesima opera di Rossini, composta nel suo periodo napoletano, aprì nuove prospettive per l’opera e il bel cantismo. La “piccola Messa solenne” non ha firmato un testamento, ma l’ultimo peccato di vecchiaia nella forma di preghiera di questo mostro sacro. Il mimetismo della programmazione è interessante. La novità da aprire, una preghiera finale di un agnostico che uscirà in non molto tempo per chiudere. In breve, la storia di una vita che si è fermata 150 anni fa.
“Rossini 150” è stato lo slogan di questa 39esima edizione, collocata sotto la commemorazione della morte di Rossini a Parigi. ROF 2018 ha avuto un’affluenza speciale. Non un posto libero negli alberghi, o a prezzi altissimi. I professionisti del turismo a Pesaro, come altrove, non perdono la bussola. Cosa ricordare da Pesaro quest’anno? Se ci atteniamo alle tre opere liriche, chiave di volta del festival, tre voci mi interessavano particolarmente. Appaiono come belle speranze del belcantismo rossiniano. Lisette Oropesa prima di tutto che ha recitato come Adina. Una voce dal timbro vellutato che luccica. È privo di metallismo, che a volte è colpa delle gole rossiniane. Xabier Anduaga interpreta Enersto in Ricciardo e Zoraide. Egli proviene da una regione, il paese basco, che ha prodotto immensa voce di tenore come Jean Pierre Garat Gouteyron che è stato scelto dalla regina Maria Antonietta nella sua stanza della musica, Guy Cazenave grande rappresentante della scena operistica tra guerre. O l’indimenticabile Tony Poncet soprannominato “il bombardiere” basco. Anduaga è l’erede di questa tradizione vocale. Ci ha sorpreso per la forza della sua voce. È un prodotto dell’Academia Rossiniana “Alberto Zedda”. Ha fatto il suo primo passo al ROF nel 2016 nel ruolo del pilota di Belfiore da Viaggio a Reims. È anche dall’Academia che arriva il baritono Davide Luciano. È anche apparso per la prima volta al ROF nel 2012 nel Viaggio, a Don Profondo. Possiede il fisico e la voce per un esuberante Figaro, un fraseggio marcato e una bella sicurezza vocale. Non ci fa dimenticare, tuttavia, la prestazione mozzafiato del 2014 di Florian Sempey, un altro eccezionale prodotto vocale del Sud Ovest francese.
La modernità del “Barbiere”
In questa edizione, dove le produzioni erano nuove, stavano aspettando con impazienza il “Barbier” di Pierluigi Pizzi. Il vecchio leone del teatro italiano ha debuttato lì. All’età di 86 anni, per la prima volta, fu coinvolto nel lavoro di punta del cigno, che ha messo in scena una ventina delle sue opere. “Ah ! mes amis c’est jour de fête… “. Pizzi ci offre un barbiere in piena luce, il più luminoso della Spagna. Nessun decoro multicolore, solo bianco e grigio e un’architettura che trascende i tempi. Il barbiere di Pizzi è di qua e di là, da ieri ad oggi e domani. La sua eternità è Rossini che ha scritto e inscritto, la sua modernità è Pizzi che esumano ciò che la rendeva attuale e visibile.
Rosetta Cucchi è pesarese, come Rossini. È una delle poche registe donne in Italia. “Non è facile”, dice in un’intervista, soprattutto perché proviene dalla musica, (è un pianista di talento), e gli “italiani” che lei dice ancora “non amano cambiare parte”. E poi mettere in scena un’opera di un compatriota, nella sua città, che sfida! Rosetta Cucchi è riuscita a rendere “Adina” qualcosa di diverso da una farsa in un atto, una turcheria alla moda dei primi tempi dell’ottocento. La sua immensa torta occupa quasi tutta la scena del Teatro Rossini, grondante di zucchero (manichino!), Condita con crema al burro e su due piani come si addice a una torta nuziale. Non taglia, si apre … e talvolta si chiude. Contiene i desideri femminili e le aspettative dei maschi amorevoli. Dentro e intorno alla Torta si gioca la storia di Amore e Sorte, tema senza fine … Il pubblico invitato al matrimonio di Adina e Selim è felice.
La commemorazione di 150 anni continuerà. Il 13 novembre, giorno della scomparsa di Rossini a Parigi, si terranno manifestazioni a Pesaro e nella capitale francese in collaborazione con il ROF e il Municipio di Parigi.
L’anno prossimo sarà di nuovo un compleanno, il ROF festeggerà il suo 40esimo compleanno. Per l’apertura Semiramide e in cartellone sotto la bacchetta del pesarese Michele Mariotti … ma godiamoci ancora la scoperta anche se il programma è fermo.
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Pierluigi Alessandri
Petru Luigi Alessandri
Giornalista radiofonico di RCFM, si occupa tra l'altro anche della trasmissione Mediterradio, che mette in contatto gli ascoltatori di Corsica, Sardegna, Sicilia, e occasionalmente Malta e altre terre mediterranee. Per Corsica Oggi scrive in lingua corsa o, in traduzione, in italiano.