Per lo Stato dev’essere l’anti-terrorismo a occuparsi del separatismo còrso

By Redazione Mar 30, 2022

Il popolo còrso non esiste secondo una grande parte delle autorità pubbliche francesi. Le molteplici domande di riconoscimento del popolo sono sempre state elusi dai governi successivi, ma sembra che esista comunque una certa consapevolezza del carattere singolo della situazione còrsa. Purtroppo, non è esattamente il tipo di considerazione che si aspettava sull’isola.

L’offerta di lavoro proposta dalla DGSI, Direzione generale della sicurezza interna (servizi informativi del ministero dell’interno) ha fatto il giro delle reti sociali da lunedì. Ritenuta a volte divertente, ridicola ma soprattutto preoccupante per diversi eletti, attivisti o semplici cittadini còrsi, quest’offerta di lavoro propone a quello che vuole di diventare vicecapo di una sezione incaricata con la minaccia “Separatismo còrso”. Le due ultime parole vengono scritte tra virgolette nell’offerta originale, visibile a questo indirizzo. E importante precisare che il posto esisteva già e verrà dunque rinnovato alla fine dell’anno.

Questo impiego per i servizi di intelligence ha come sede Levallois-Perret, non lontano da Parigi. Oltre alle missioni di gestione di una squadra di agenti, il prossimo vicecapo dovrà occuparsi di varie attività di analisi. A questo riguardo viene usata nella descrizione dell’offerta una formula che ha fatto infuriare molti còrsi e pone la questione del posizionamento del ministero dell’interro in confronti delle richieste espresse dal popolo nelle ultime settimane. Ricordiamo che poco tempo fa, il ministro dell’intero Gerald Darmanin era sull’isola per discutere di una possibile autonomia.

La formula in questione è “contro-terrorismo”. La maggior parte delle missioni portate dal futuro dipendente se riferisce dunque all’idea di investigare una forma di terrorismo. Le parole hanno importanza, soprattutto quando arrivano dai servizi di un paese come la Francia che ha conosciuto tantissime forme di violenza terrorista. Quindi dà fastidio sentire parlare di analisi con la metodologia di anti-terrorismo per valutare “la minaccia del separatismo còrso”.

C’è indubbiamente voglia di più libertà nel cuore di parecchi còrsi. Alcuni la cercano con l’autonomia, altri in effetti guardano verso l’indipendenza. A volte in un modo clandestino è vero, anche se è importante ribadire che il FLNC ha ufficialmente sospeso la lotta armata da parecchi anni. Nonostante il carattere violento della rivolta delle ultime settimane, è da anni che la Corsica ha scelto la strada della democrazia, della costruzione di un progetto politico sostenuto da una maggioranza di elettori sull’isola. In tal senso, la scoperta di questo posto presso la DGSI e il fatto che venga rinnovato nella Corsica di oggi, aggiunge tensioni in un contesto politico e sociale che per nulla ne avrebbe bisogno.

Fonte: Place de l’emploi public

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