Paese che vai, castagne che trovi: Corsica, Cévennes… e perché non Toscana?

Alla fine di settembre all’Isolaccio di Fiumorbo si è tenuta la “Ghjurnata di scontri è di spartera tra Cévennes è Corsica”, una giornata di incontri tra la Corsica e la zona delle Cevenne.

E’ stata una bella occasione di condivisione, che ha avuto al centro la castanicoltura. Le due microregioni hanno in comune proprio la castagna, al centro della tradizione, della vita rurale e dell’economia locale. Si pensa dunque ad un accordo basato su questo elemento comune.

L’idea è senz’altro utile e interessante, ma viene naturale chiederci: esistono altre zone dove la castagna è tipica?

Ebbene, esistono. E per trovarle non occorre andare lontano: alcune sono anche geograficamente più vicine alla Corsica. Parliamo ad esempio della Toscana.

In questa come in altre regioni italiane la presenza della castagna nelle sagre popolari è importante. Nel mese di ottobre si sono tenute fiere dedicate a questo frutto in moltissimi comuni toscani, come a Palazzuolo sul Senio – vicino a Firenze – dove si è celebrato il famoso “marrone del Mugello“, a Marradi con la tradizionale “Sagra delle Castagne” per le vie del borgo medievale, ad Abbadia San Salvatore nella “Festa d’Autunno“, a Caprese Michelangelo nell’Aretino e a Piancastagnaio – nome significativo – nell’Amiata, dove si svolge il “Crastatone“.

E in cucina? Beh, ecco qua sotto i famosi “necci” toscani. Vi ricordano qualcosa?…

necci-toscani

Proprio così: sono davvero molto simili ai “nicci” che si preparano in Corsica:

nicci-corsi

manafregolicastagnaccioI manafregoli di alcune zone della Toscana somigliano ai brilluli, e si possono consumare con latte o ricotta, così come questi ultimi si possono mangiare con il “brocciu”.

Poi abbiamo il castagnaccio, praticamente identico a u castagnacciu che si prepara nell’isola.

Nella Penisola non manca neanche la polenta. Non solo la polenta di grano duro diffusa soprattutto nel nord Italia e nota a molti còrsi come “pulendina”, ma anche la polenta dolce di farina di castagne diffusa in Corsica:

polenta-di-castagne

I prodotti della terra, la loro lavorazione, i piatti tipici che ne derivano, fanno parte della cultura dei popoli, delle tradizioni, della loro vita quotidiana. E possono aiutare a conoscersi, possono unire.

Noi non abbiamo nulla contro le Châtaignes des Cévennes. Ma forse la Corsica ha qualcosa di più in comune con la Toscana. E non solo le castagne.

 

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8 thoughts on “Paese che vai, castagne che trovi: Corsica, Cévennes… e perché non Toscana?”
  1. Come la chiamate le castagne cotte con la buccia? (noi ci mettiamo anche il finocchio selvatico)? In Toscana si dice succiola e più spesso ballotte. Un’altra zona tipica è anche la Garfagnana, anche se storicamente è la meno toscana. Saluti.

    1. Ciao e grazie del commento! Intendi quelle cotte nell’acqua e poi mangiate “succhiandole”?

      1. Quelle cotte con il guscio nell’acqua generalmente si chiamano ballotte anche in Corsica.

    2. Tu confondi la Garfagnana con la Lunigiana. La Garfagnana è toscanissima, è la Lunigiana a essere una terra di transizione.

  2. Dalle mie parti, provincia di Lucca – che comprende anche la Garfagnana – le castagne bollite si chiamano BALLOCCIORI. Mentre quelle cotte sul fuoco CALDARROSTE o MONDINE.
    Volevo però dire all’autore dell’articolo che nel Nord Italia non si consuma polenta di grano duro, ma di mais.

  3. Salve! Sono a conoscenza di un’altra zona di produzione di castagne molto rinomate,in Campania la castagna di Montella IGP.Quella della castagna è una cultura vera e propria,nella zona ed anche paesi vicini,La sagra si svolge a Novembre,ed esiste un museo della castagna.Tutto bello e molto buono!

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