Nuova Assemblea di Corsica: 41 seggi ai Nazionalisti, 22 alle opposizioni

Dal 1982, data dell’istituzione dell’Assemblea di Corsica, è la prima volta che una lista ottiene la maggioranza assoluta. È la lista Nazionalista (autonomisti ed indipendentisti) di Pè a Corsica, che con il 56,5% al secondo turno hanno conquistato anche il premio di maggioranza, prendendosi ben 41 dei 63 seggi della nuova assemblea.

Per quanto riguarda le opposizioni, si spartiscono in questo modo i 22 seggi rimanenti: 10 a “A strada di l’avvene” di Jean-Martin Mondoloni (destra regionalista), 6 a “Voir plus grand” di Valérie Bozzi (destra Les Républicains) e 6 ad “Andà per dumane” di Jean-Charles Orsucci (LREM, partito del presidente Macron).

Nell’assemblea uscente, dove i Nazionalisti avevano vinto ma con maggioranza relativa, le opposizioni erano suddivise in 4 gruppi e avevano  il 43% dei consiglieri dell’assemblea; oggi i gruppi sono tre e hanno solo il 35% dei consiglieri.

Come si organizzeranno dunque? Al secondo turno le tre liste non hanno saputo unirsi, e dunque le differenze persistono. Secondo Mondoloni però, ci sono due pensieri di fondo, due visioni del destino della Corsica e della società Corsa: “la prima, incoronata dalle urne, che è quella dei nazionalisti, e poi la mia, di coloro che credono che avvenire e sviluppo per la Corsica si trovino solo dentro la Repubblica francese”.

Valérie Bozzi spera “in una opposizione costruttiva e non di mero ostruzionismo”. Orsucci dichiara il suo schieramento a favore di temi specifici, come la laicità e l’umanesimo.

Per tutti e tre i capilista un problema di egemonia nazionalista potrebbe esistere. Ma per tutti loro la priorità è rifondare, fuori, nella società, la propria offerta politica, pesantemente bocciata dagli elettori.

 

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