Nave Moby bloccata nel porto di Ajaccio: centinaia di passeggeri tormentati e una vertenza dalle conseguenze preoccupanti per il servizio pubblico

By Guillaume Bereni Giu 29, 2024 #nave #sardegna
@MobyLines

La nave Moby Ale Due, recentemente scelta per operare la nuova rotta Genova-Ajaccio-Porto Torres, è al centro di una vicenda giudiziaria dalla metà della settimana. Al suo arrivo nel porto di Ajaccio, la mattina del 26 giugno, la nave è stata trattenuta da un ufficiale giudiziario e lo resterà “fino a nuovo ordine“. È quindi impossibile sapere al momento quando la Moby Ale Due potrà ripartire, cosa che preoccupa particolarmente le autorità portuali di Ajaccio in un momento in cui il numero di passeggeri sta per aumentare all’inizio delle vacanze estive.

Soprattutto, il fermo della nave ha rappresentato un enorme disagio per i circa 650 passeggeri presenti quel giorno, oltre che per i numerosi professionisti del trasporto attraverso i quali stavano transitando tonnellate di merci. Inizialmente costretti ad aspettare per tre ore senza sapere cosa stesse accadendo, i passeggeri della nave sono stati finalmente sbarcati ad Ajaccio e inviati a Porto Vecchio. Per i pedoni sono stati noleggiati degli autobus. A Porto Vecchio, una nave della Corsica Ferries li ha portati a Golfo Aranci in tarda giornata. Un buon centinaio di chilometri da Porto Torres, la loro destinazione originaria.

Il blocco della nave nel porto di Ajaccio è il risultato di un contenzioso tra Tirrenia (Gruppo Onorato) e la compagnia norvegese Siem e la sua filiale di Singapore SY RoRo 2. Il presunto mancato rispetto da parte dell’armatore italiano delle clausole commerciali dell’accordo con Siem e la sua controllata ha spinto quest’ultima a chiedere il sequestro della nave e il pagamento di 44 milioni di euro di danni. Da parte sua, Tirrenia ritiene che l’azione intrapresa da Siem mercoledì 26 giugno, “interrompendo un servizio pubblico“, costituisca un’infrazione. Tirrenia ritiene di aver subito un “torto” in questa vicenda e ha annunciato che intraprenderà azioni legali in Italia e, se necessario, altrove.

Le conseguenze di questa controversia potrebbero trasformarsi in una piccola crisi diplomatica tra Italia e Francia. I colleghi dell’Unione Sarda riferiscono che “l’assessore regionale dei Trasporti Barbara Manca ha scritto una lettera ai ministri italiani di Esteri e Trasporti, Antonio Tajani e Matteo Salvini, e all’ambasciatore d’Italia in Francia, Emanuela D’Alessandro, per chiedere interventi immediati“. La Regione vuole che il trasporto di persone e merci da e per la Sardegna goda di alcune garanzie. Barbara Manca si affida anche ai rappresentanti diplomatici italiani in Francia per chiarire al più presto la situazione.

Questa controversia privata, che ha conseguenze importanti per gli interessi pubblici e la stabilità degli scambi economici della Sardegna, solleva interrogativi concreti per le autorità pubbliche. Sempre secondo l’Unione Sarda, Barbara Manca “ha sottolineato l’importanza di un servizio pubblico che non possa essere interrotto per alcuna ragione o causa, salvo forza maggiore, anche nell’ottica del rispetto delle recenti disposizioni costituzionali in materia di insularità“.

Fonte: Unione Sarda, Corse Matin

Guillaume Bereni

Di Felce (Castagniccia), è padre di 3 bimbi e lavora sia nell'azienda agricola di famiglia, che produce farina di castagne, sia come redattore freelance, per noi e per altre testate, scrivendo in lingua corsa, francese e italiana.

By Guillaume Bereni

Di Felce (Castagniccia), è padre di 3 bimbi e lavora sia nell'azienda agricola di famiglia, che produce farina di castagne, sia come redattore freelance, per noi e per altre testate, scrivendo in lingua corsa, francese e italiana.

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