Museo di Cervione, un’immersione stupenda nella Corsica d’altri tempi

By Guillaume Bereni Feb 20, 2022

Iniziamo la terza tappa del nostro giro attraverso i luoghi che fanno la ricchezza culturale della Corsica. Dopo avere osservato gli Orii di Munacia d’Auddè e la chiesa greca di Cargese, andiamo nella parte Centro-Est dell’isola, in Cervione. Imponente come nessun altro sui monti che si affacciano al mare Tirreno, questo paese è singolo a più di un titolo. Legato a vari episodi della storia dell’isola, Cervione è soprattutto un paese dove si mantenne e si coltiva la cultura còrsa, e dove il museo Anton Dumenicu Monti ce ne offre una panoramica superba.

Ci sarebbe tanto da dire su Cervione! E un paese davvero diverso, in diversi modi. Per la sua grandezza in un ambito dove i numerosi villaggi dintorni sono nettamente più piccoli (mettiamo da parte i borghi del littorale che non hanno una storia e un contesto di sviluppo paragonabile). E anche unico per la vista che offre al visitatore che sta avvicinando: l’altopiano della Scupiccia e la croce fieramente piantata sul belvedere sovrastano il paese e gli danno una aura speciale. La stessa sensazione vale quando dal paese si osserva il mar Tirreno, la vista colpisce l’anima anche dopo l’ennesimo passaggio. Finalmente Cervione è speciale perché se siamo noi còrsi tutti visceralmente orgogliosi del nostro villaggio, il “cerviunincu” lo è ancora un po’ più. Questo attaccamento immenso ha permesso, con l’impegno e la passione di alcuni, di fare di Cervione un posto importantissimo per la salvaguardia e la diffusione della nostra cultura.

L’Associazione ADECEC, dedicata agli “studi archeologici, storici, linguistici e naturalistici del Centro-Est della Corsica”, rappresenta il cuore del legame culturale. Creata nel 1970, l’associazione ha condotto ricerche archeologiche nella regione, pubblicato tantissimi studi sulla lingua còrsa, la storia, gli usi e costumi; ha anche organizzato parecchi eventi che hanno permesso a diverse generazioni di còrsi di mantenere, se non riacquistare, loro cultura. La forza dell’ADECEC è stata anche sua capacità a adattarsi a tutti i mezzi di comunicazione. Ha creato la radio Voce Nustrale (105.1 e 95.1, se passate nei dintorni), è presente sul web digià dagli anni Novanta; oggi il dizionario Còrso-France “Infcor” è uno strumento prezioso, indispensabile per tutti i còrsi “da a punta d’Ersa à a Sulinzara” come diceva mio bisnonno per parlare della Corsica intera.

Ma forse il più bello regalo che ci offrono l’associazione e il villaggio è il Museo Etnografico Anton Dumenicu Monti. Intitolato in omaggio al professore del collegio di Cervione, uomo appassionato per la storia della sua regione e fondatore dell’associazione, questo museo offre un’immersione nella Corsica d’altri tempi. Situato nel chiostro della chiesa Santo Eramo (che vi consigliamo di visitare), il museo si estende su quattordici sale per circa 500m². Ovviamente non è il più grande museo che visitereste in Corsica o altrove, ma scommettiamo che sarete sorpresi dalle miriadi di oggetti chi occupano lo spazio.

Il museo si compone principalmente di oggetti dei XIX e XX secoli. Gente di Cervione, ma anche degli altri paesi (e a volte dall’altra parte dell’isola) hanno donato oggetti della vita quotidiana, foto, documenti, utensili delle loro famiglie. Il museo abbonda di cose di tutti tipi: agricoltura, fucina, pastorizia, tessitura, farmacia, riti religiosi, artigianato, ecc. Ci sono oggetti di tutte le forme, tutti gli aspetti; cose che non abbiamo mai visto e cose che ritroviamo con un sorriso, per averle viste una volta a casa della nonna.

Nel museo ci sono anche qualche vetrine dedicate ai minerali, un’altra dove si può osservare ritrovamenti archeologici. All’ultimo piano una stanza riproduce la stampatrice dello 173e regimento della fanteria, e nell’altra si vede alcuni ritratti dell’epoca del treno che passava sulla costa orientale. E poi, visto che siamo a Cervione, non era possibile che sia dimenticato il primo e unico Re della Corsica, Teodoro di Neuhoff. Incoronato nel convento d’Alesani (ne avevamo parlato in un articolo dedicato all’edificio), il Re ha condotto suo breve regno qui, in Cervione. Nel museo si può osservare qualche riferimento al Re Teodoro I, tra cui un bello dipinto del bastiese Hector Filippi.

Cosa si può dire di più? Tranne che vi consigliamo senza riserve di prendere un po’ di tempo per visitare il museo di Cervione la prossima volta che venite in Corsica. Non è il più grande museo, non è il più famoso. Ma nessun altro vi darà una esperienza così sincera, vicina a ciò che la società còrsa fu e rimane quanto possibile. Inoltre, sarà l’occasione di scoprire un bello villaggio. E magari di prendere il tempo per camminare fine alla chiesa della Scupiccia da dove la Madonna, intagliata nel marmo di Carrara, guardia Cervione e suoi abitanti.

Orari di apertura

Aperto tutto l’anno dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 18 (salvo domenica e festività).

Tariffe

  • Meno di 12 anni: gratuito
  • 12-16 anni: 2€
  • Più di 16 anni: 5€
  • Gruppo di almeno 10 persone: 3€/persona

Guillaume Bereni

Di Felce (Castagniccia), è padre di 3 bimbi e lavora sia nell'azienda agricola di famiglia, che produce farina di castagne, sia come redattore freelance, per noi e per altre testate, scrivendo in lingua corsa, francese e italiana.

By Guillaume Bereni

Di Felce (Castagniccia), è padre di 3 bimbi e lavora sia nell'azienda agricola di famiglia, che produce farina di castagne, sia come redattore freelance, per noi e per altre testate, scrivendo in lingua corsa, francese e italiana.

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