Lisandru de Zerbi è stato molto critico nei confronti dell’attuale maggioranza e in più occasioni ha criticato la mancanza di investimenti nella lingua e nella cultura corsa, soprattutto perché questa dovrebbe essere “l’ambizione di una maggioranza nazionalista“. Ha quindi pagato a caro prezzo la sua libertà di parola. A meno di due anni dalle prossime elezioni comunali, e in un contesto che si preannuncia difficile vista l’innegabile forza dei partiti di opposizione, questo scontro “fratricida” rischia di complicare il compito di ogni potenziale candidato nazionalista alla rielezione.
Va notato che il voto per la destituzione di Lisandru de Zerbi è stato deciso e sancito dal suo stesso partito. Secondo un recente articolo di France 3 Corse, l’opposizione non ha partecipato al voto: “Questa sera abbiamo assistito a un linciaggio politico e, a parte i disaccordi, non c’è alcuna giustificazione per espellere un funzionario eletto”, ha dichiarato Julien Morganti, consigliere dell’opposizione. “Bisogna rendersi conto che è la seconda volta nella storia di Bastia che questo accade, ed è la stessa maggioranza e la stessa squadra che hanno compiuto questo atto di autoritarismo, questo, che dimostra che non si può lavorare con queste persone. Dobbiamo voltare pagina rispetto a questi metodi e a queste pratiche”.
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Fonte: France 3 Corse
Guillaume Bereni
Di Felce (Castagniccia), è padre di 3 bimbi e lavora sia nell'azienda agricola di famiglia, che produce farina di castagne, sia come redattore freelance, per noi e per altre testate, scrivendo in lingua corsa, francese e italiana.