Messa all’asta del dipinto della “Madonna di Brando”: la CDC si mobilita

By Guillaume Bereni Feb 28, 2023 #arte

Tra i gioelli dell’arte pitturale della Corsica, ce n’è uno che è oggi al centro dell’attualità. Il dipinto comunemente chiamato “Madonna di Brando” è un’opera attribuita a Simone da Firenze e Rocco di Bartolomeo, due pittori italiani del Cinquecento. Alto di 198cm, fu commissionato dai francescani del convento di Brando all’inizio del sedicesimo secolo. Il dipinto rimarrà li fino al novantesimo. Quel periodo segna la fine del convento e il dipinto verrà allora acquistato da un importante collezionista francese, Albin Chalandon, nel 1837.

La Madonna di Brando sarà prossimamente messa all’asta, il 31 di marzo precisamente, presso l’Hotel Drouot a Parigi. L’annuncio della vendita di quello pezzo della storia artistica della Corsica, tra l’altro di una qualità rara al livello isolano, ha creato una certa emozione tra la popolazione. E a seguito l’idea che si potrebbe -se non che si dovrebbe- fare qualcosa per che la Madonna di Brando torna sul suolo còrso. Un desiderio, tuttavia, più facile a esprimere che a concretizzare, perché si tratta di un’opera valorizzata tra 200 e 300 mila euro. Il prezzo finale potrebbe essere ancora di più importante, considerando l’interesso di parecchi musei per quel tipo di dipinto.

L’impresa è difficile ma la Corsica ci crede. La Collettività di Corsica (CDC) ha annunciato che lavora su quella questione da alcuni mesi e proverà di acquistare il dipinto. La dotazione complessiva, adottata a livello interno, è compressa tra 300 mila e 400 mila euro. Potrebbe bastare, ma la CDC ha menzionato l’idea di ricorrere anche al mecenatismo popolare per consolidare l’offerta. “Ciò permetterebbe di rispondere all’entusiasmo della popolazione per quell’opera, ed assicurarsi che tornassi da noi” ha detto Antonia Luciani (consigliera esecutiva in carica della cultura e del patrimonio) a Corse Net Infos.

Fonte: Corse Net Infos, articoli (1, 2) di Thibaud Kerebel

Immagina di copertina: turquin.fr

Guillaume Bereni

Di Felce (Castagniccia), è padre di 3 bimbi e lavora sia nell'azienda agricola di famiglia, che produce farina di castagne, sia come redattore freelance, per noi e per altre testate, scrivendo in lingua corsa, francese e italiana.

By Guillaume Bereni

Di Felce (Castagniccia), è padre di 3 bimbi e lavora sia nell'azienda agricola di famiglia, che produce farina di castagne, sia come redattore freelance, per noi e per altre testate, scrivendo in lingua corsa, francese e italiana.

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