L’altro 14 luglio: nel 1755 Pasquale Paoli diventa generale della Nazione

Oggi nell’isola, come nel resto di Francia, si festeggia la festa nazionale della presa della Bastiglia. Ma qui c’è anche un altro 14 luglio che ricorre.

Pasquale Paoli, nato nelle frazione di Stretta di Morosaglia in Castagniccia il 5 aprile 1725 da  Giacinto Paoli e da Dionisa Valentini. Pasquale nel 1739 fu costretto a lasciare la sua amata isola a causa della lotta antigenovese del padre e ritornò solo alla soglia dei trent’anni nel 1755.

Il 20 aprile 1755 nel Convento di Caccia a Castifao, Paoli era deputato di Morosaglia venne nominato Generale in capo della Nazione Corsa e quindi ritornò dall’esilio il 29 dello stesso mese a Porraggia alla foce del Golo

Il 13, 14 e 15 luglio dello stesso anno un’assemblea di maggiorenti chiamta consulta si riunì nel convento di San Francesco di Casabianca e Paoli venne nominato Generale in capo della nazione Corsa superando l’opposizione del feudatario Mario Emanuele Matra che ambiva allo stesso titolo. Paoli venne proclamato ufficialmente il 14 luglio e ricevette la notizia a Morosaglia, dove si era ritirato per non influenzare l’elezione.

Il feudatario Mario Emanuele Matra con le sue truppe lottò contro Paoli fino a quando venne ucciso nel convento di Alando il 28 marzo 1757,  i fedeli di Matra si unirono quindi a Paoli per combattere i genovesi.

Nella stessa occasione venne scelto il canto religioso del Dio Vi Salvi Regina dedicato alla Vergine Maria del XI secolo dal vescovo provenzale Ademaro di Monteil con il testo in italiano del 1676 scritto da san Francesco De Geronimo.

Ormai Paoli era diventato un simbolo dell’illuminismo in Europa e un vero leader indipendentista, superando la fama di suo padre nonostante le sconfitte subite nella sua lunga vita.

 

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