Gli eventi sono cominciati con il convegno organizzato dall’Associu di Guardia Corsa Papale dedicato appunto alla storia della Guardia Corsa Papale, corpo militare per la difesa del papa esistente dal 1603 al 1662, quando fu sciolta sotto la pressione del Re Sole.
Dopo il convegno, la Casa degli Studenti ha organizzato una giornata all’insegna delle tradizioni, come la morra, la paghjella e la pesata.
Sono stati anche cucinati per pranzo piatti della tradizione come la pulenda di castagne, i figatelli di fegato e come dolce il fiadone, preparato con il brocciu.
Nel pomeriggio il professore di musica e musicista Antonu Marielli assieme al suo gruppo tradizionale Diana di l’Alba assieme agli studenti hanno composto e suonato canzoni in lingua corsa e hanno concluso questi eventi per la Festa di a Nazione che si è conclusa nel migliore dei modi grazie all’aiuto di studenti, insegnanti e di tutti coloro che hanno collaborato all’organizzazione.
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Fonte: Corse Net Infos
Non è da poco. Di per sè è un atto quasi rivoluzionario che in una scuola dello Stato sia festeggiata la festa di una nazione perdipiù alloglotta.
Negli anni c’è stata una progressiva “popolarizzazione” di un sentimento nazionale còrso che era diventato invece fino a un certo punto più legato agli ambienti politici nazionalisti. Quindici o venti anni fa c’erano studenti che stavano a casa da scuola l’8 dicembre e si riunivano per festeggiare, come segno di protesta contro un sistema che non festeggiava ufficialmente la ricorrenza. Oggi molte scuole nell’isola organizzano invece una giornata di incontri e discussioni tra i ragazzi e questo è secondo noi un fatto molto positivo.