La produzione dell’Eaux d’Orezza a Rapaggio fermata da uno sciopero

Il 19 gennaio il personale dello stabilimento dell’Eaux d’Orezza a Rapaggio in Castagniccia ha lanciato uno sciopero fermando ogni attività produttiva. I dipendenti hanno interrotto il lavoro per esprimere le loro preoccupazioni sul futuro della struttura e protestare contro il possibile licenziamento del suo direttore.

La produzione dell’Eaux d’Orezza è stata interrotta da martedì 19 gennaio. I 33 dipendenti della struttura, ad eccezione di una o due persone, hanno iniziato uno sciopero a tempo indeterminato, per esprimere le loro preoccupazioni sul futuro della fabbrica e per protestare contro il possibile licenziamento del responsabile operativo. “Tutto il personale, anche non sindacalizzato, è coinvolto in questa protesta – afferma Jean Brignole, segretario generale della STC, sindacato che ha chiesto uno sciopero affinché la voce dei dipendenti venga ascoltata prima del contratto DSP della concessione. delle fonti di Orezza scade il 23 febbraio. Se oggi è la società SNEEMO (Syndicat d ‘exploitation des Eaux d´Orezza), con a capo Marie-Laurence Mora, ad avere la concessione dell’impianto, lo sfruttamento appartiene alla Collettività della Corsica. SNEEMO vorrebbe negoziare un nuovo contratto quadriennale con il Collettività della Corsica, ma il personale, preoccupato per il futuro funzionamento dello stabilimento, denuncia il difficile rapporto tra direzione e dipendenti e “resistere 4 anni a queste condizioni può essere molto lungo. Afferma il sindacalista che punta il dito contro la procedura di licenziamento avviata nei confronti dell’attuale direttore della struttura convocato il 18 gennaio presso la sede del Pdg per un colloquio preliminare. “Un indicatore preoccupante della gestione del personale che lavora in fabbrica” ​​affermano i collaboratori. Se al termine della prima giornata di fermo, gli scioperanti ottenessero lo svolgimento di un incontro tripartito tra il Collettività della Corsica, la direzione di SNEEMO e il personale che si svolgerà lunedì 25 gennaio a Bastia, i dipendenti hanno deciso di proseguire lo sciopero per protesta contro il provvedimento di licenziamento del proprio amministratore, ritenuto abusivo e ingiustificato.

I dipendenti e il direttore hanno ricevuto anche il sostegno di Core in Fronte e di Femu a Corsica.

Fonte: Corse Net Infos

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