Dal 28 aprile al 4 maggio 2025, i prefetti della Corsica del Sud e dell’Alta Corsica organizzano un’operazione eccezionale per consentire agli abitanti dell’isola di consegnare le armi in modo semplice e sicuro. In una situazione in cui il possesso di armi è particolarmente elevato, questa iniziativa mira a ridurre i rischi legati al loro utilizzo e a rafforzare la sicurezza collettiva.
In Corsica, il possesso di armi è ben al di sopra della media nazionale. Nel 2022, c’erano 350 armi ogni 1.000 abitanti, più del doppio della media francese. A ciò si aggiunge una forte cultura della caccia, con oltre 17.000 titolari di licenza, pari a circa un uomo su cinque. Questo alto livello di accesso alle armi si inserisce in una tragica realtà: da almeno dieci anni, la Corsica è la regione che registra ogni anno il maggior numero di omicidi e tentati omicidi. Dall’inizio del 2025, sull’isola sono già stati registrati non meno di sette omicidi. Secondo la Prefettura, il gran numero di armi da fuoco in circolazione sull’isola le rende più accessibili a chi le usa per scopi criminali: ci sono“molti furti di armi, criminali che ottengono le armi dalle casseforti, che vanno a prenderle nelle case private”.
Di fronte a questi dati preoccupanti, i prefetti hanno deciso di intervenire rendendo più facile la consegna delle armi illegali o inutilizzate. Per una settimana, in tutta la Corsica (Calvi, Corte, Ghisonaccia Propriano, Porto-Vecchio, Peri) saranno allestiti punti di raccolta sicuri che consentiranno ai cittadini di disfarsi delle armi senza temere sanzioni.
Gli obiettivi dell’operazione:
- Ridurre il numero di armi in circolazione: meno armi accessibili significa meno rischi di incidenti o atti criminali.
- Migliorare la sicurezza pubblica: l’operazione mira ad allentare le tensioni e a ridurre la violenza in una regione regolarmente colpita da conflitti.
- Educazione e sensibilizzazione: i cittadini saranno informati dei pericoli posti dalle armi e saranno incoraggiati ad adottare un approccio più responsabile al loro possesso.
Le autorità sperano che il pubblico risponda a questo appello alla responsabilità condivisa.
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Immagine di copertina di Karsten Madsen di Pixabay