La polifonia còrsa a Pisa: l’11 novembre concerto dedicato alla musica sacra isolana

By Redazione Nov 3, 2017 #musica #pisa #polifonia

Sabato 11 novembre 2017 alle ore 20:30 la Cattedrale di Pisa ospiterà il concerto “Pulifunie corse. Canti sacri”. Protagonista della serata la musica sacra corsa, eseguita dall’Ensemble A Cumpagnia, che proporrà per il pubblico italiano alcune composizioni sacre tradizionali dell’isola. Il concerto, organizzato da Éditions Albiana, è a ingresso libero fino a esaurimento posti.

La musica tradizionale corsa è oggetto da parte di studiosi e musicisti di una vera e propria riscoperta che negli ultimi anni ha portato a rivalutare e a cercar di far conoscere oltre confine questo patrimonio musicale, estremamente ricco e interessante. Tra le composizioni tradizionali, la Paghjella è stata dichiarata nel 2009 patrimonio immateriale dell’umanità tutelato dall’UNESCO. Il concerto costituisce dunque un’occasione rara e preziosa per conoscere, nello splendido contesto della Cattedrale di Pisa, questa tradizione musicale così poco conosciuta.

In programma per il concerto pisano alcune composizioni sacre provenienti sia dal repertorio popolare che da quello francescano del XVI e XVII secolo. Saranno eseguiti Les Chants de la Semaine Sainte, canti legati a quello che è il momento di comunione religiosa e popolare più importante della società corsa, la Settimana Santa; la Messa di Rusiu, la Messa di Sant’Amanza e Dio vi salvi Regina, canto dedicato alla Vergine Maria, adottato come inno nazionale della Corsica dal 1735, quando venne proclamata l’indipendenza della nazione, sotto la protezione della Vergine Maria.

L’Ensemble A Cumpagnia si è costituito nel 1978, con l’idea di dare continuità e sostanza ai lavori di ricerca avviati dall’associazione E voce di u Cumune. A Cumpagnia è costituita sia da cantanti che da musicisti, uniti dal desiderio di preservare il patrimonio musicale della Corsica. Si tratta di voci, polifoniche o monofoniche, che ci restituiscono il repertorio di canti sacri, sia quelli popolari che quelli Francescani, e dei canti profani, come la Paghjella, il Madrigale, i Terzetti, i lamenti e i canti d’amore.

A Cumpagnia utilizza gli strumenti tradizionali della Corsica, quali la cetera (la cetra corsa, caduta in disuso all’inizio del ‘900), la pirula, la pivana, la cialembella, il timpanu e la cassella (percussioni). Grazie, infatti, ad un lavoro di studio e di restauro da parte di un gruppo di maestri liutai, questi strumenti sono tornati al loro antico splendore. A quelli tradizionali, l’ensemble affianca inoltre strumenti classici come il violino, il clarinetto o la tromba, che i musicisti suonano in una modalità tutta particolare, che arricchisce il colore e il timbro delle voci.

L’improvvisazione poetica e musicale è ciò che caratterizza in modo più significativo A Cumpagnia che in questo modo, pur nella difesa della tradizione poetica e musicale dell’isola, si apre alla creazione e all’incontro con altre tradizioni culturali.

Per informazioni: Tel +39 050/835011/12 o [email protected]

 

Ecco il programma completo del concerto:

 

I CANTI DELLA SETTIMANA SANTA

Via Crucis, stazione di Metastasio – Coro a 4 voci – Canto tradizionale (arrangiato da Jérôme Casalonga)

Stabat Mater – Polifonia a 3 voci, canto dedicato alla Vergine (originario di Calvi e Corbara, in Balagna) – Canto tradizionale

Perdono mio Diu – Polifonia a 4 voci (originario di Aregnu e Sartene)

Miseremini mei – Coro a 4 voci (originario di Sartene) – Repertorio francescano

Lode di u Sepolcru – (originario di Tagliu) – Polifonia tradizionale

 

REPERTORIO FRANCESCANO del XVI e XVII secolo

Requiem – Messa da Requiem tratta da un manoscritto del convento francescano di Calacuccia – Repertorio francescano

Kyrie – Messa da Requiem tratta da un manoscritto del convento francescano di Calacuccia – Repertorio francescano

Sanctus – Messa da Requiem tratta da un manoscritto del convento francescano di Calacuccia – Repertorio francescano

Tota Pulchra – Canto alla Vergine

Tantum Ergo – Plifonia a 4 voci, canto del XVI secolo proveniente dal convento di Alzipratu, antica biblioteca di Pasquale Paoli – Repertorio francescano

Veni Creator – Plifonia a 3 voci, canto del XVI secolo proveniente dal convento di Alzipratu, antica biblioteca di Pasquale Paoli – Repertorio francescano

 

LA TRADIZIONE ORALE & LA COMPOSIZIONE

Salve sancta parens – Messa del villaggio di Rusio

Domine – Offertorio della messa per i defunti del villaggio di Rusiu – Polifonia tradizionale

 

Lamentu a Ghjesu – Il testo, che ripropone il calvario di Cristo fino alla crocifissione, è stato scritto da Roccu Mambrini ; la musica, composta da Nando Acquaviva e Toni Casalonga per una rappresentazione della Passione nel 1982, si basa sulla linea di basso del Perdono mio Diu, cantato in tutta la Corsica durante i festeggiamenti della Settimana Santa.

Sanctus, Sacris Solemniis e Messa di Sant’Amanza di Jérôme Casalonga – L’originalità di quest’opera, che narra di un viaggio lungo mille anni nel bel mezzo della storia della musica, è legata alla sua composizione, ma anche al carattere delle voci che riproducono le sonorità tradizionali in una creazione del tutto contamporanea.

Dio vi salvi Regina  – Il Dio vi salvi Regina è basato sul Salve Regina scritto nel 1097 da Adhémar de Monteil, vescovo di Puy (1098), legato pontificio di Urbano II durante la prima crociata, morto di peste ad Antiochia (1098) e il cui stemma riportava l’immagine della Vergine. Il brano fu pubblicato per la prima volta a Napoli, nel 1681, nella Dottrina cristiannia spiegata in versi di Padre Innocenzo Innoncenzi. Fu composto nel 1676 ca. da Francesco de Geronimo (1642-1716), nato nei pressi di Napoli, sacerdote e laureato in teologia, nonché fervente gesuita beatificato nel 1806 e canonizzato nel 1839. È stato scelto dai nazionalisti come inno nazionale corso nel 1735 durante la consulta di Orenza.

 


Fonte: Opera della Primaziale Pisana

 

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