Siamo nel Fiumorbo, che va dalla spiaggia di Calzarello e attraversando le località Migliacciaro e Abbazia (o Agnatello), sul comune di Prunelli di Fiumorbo, arriva alla località Catastaggio sull’attuale comune di San Gavino di Fiumorbo.

Nel 1907 appare un’azienda forestale, la SOFIS (Società Forestale d’Isolaccio e Serra ) che compra le foreste dell’alto Fiumorbo, con lo scopo di valorizzarle e di sfruttarle.
La sede è a Pietrapola (comune d’Isolaccio) e il centro di sfruttamento a Catastaggio.
Ma lasciamo un istante la SOFIS.

A Parigi c’è una banca privata : “ L’Epargne des Retraites “ (una cassa di risparmio pensionistico) che appartiene a tale signor Dauty. Dopo la sua morte, nel 1921, la vedova è assistita dal fratello Alain Ducreux. E con il figlio Michel Ducreux, ottiene la liquidazione di questa banca e crea “L’Etoile du Foyer “ ( La Stella del Focolare) che prende in gestione i fondi della prima banca.
Poco tempo dopo Alain e Michel Ducreux che sono amministratori di L’Etoile du Foyer, arrivano in Corsica e si interessano in un primo tempo alla SOFIS.
Portano soldi ed entrano nel consiglio di amministrazione.
La SOFIS cambia statuto ma conserva il nome.
Nel 1931 i Ducreux iniziano importantissimi lavori:

• Acquisto dei terreni di Migliacciaro che apparteneva alla signora Thraen (2500 ettari ) e sistemazione del fastoso castello.
• Bonifica di tutta questa parte delle costa orientale e valorizzazione del terreno agricole di Migliacciaro.
• Nello stesso tempo viene ristrutturato il centro forestale di Catastaggio con le foreste di Serra e Isolaccio. (San Gavino non è ancora un comune).

Nel 1932 la SOFIS diventa la FORTEF (Foreste,Terre e Forze del Fiumorbo) e la sede viene trasferita a Migliacciaro.

Continuano i lavori.

La località Abbazia è industrializzata :

-Costruzione di un quartiere operaio con trenta padiglioni che potevano ospitare 2000 operai, una scuola per 57 allievi.
– Una centrale termica e un’altra idro-termica che forniscono la corrente elettrica sull’intero terreno
– Una segherìa moderna che fabbrica mobili.

L’insieme delle attività occupa circa 400 operai.
L’azienda costruisce a Catastaggio una centrale idro-elettrica e un quartiere operaio con padiglioni di legno.
Ci sono rimesse per 12 trattori e autocarri, un’infermeria, un ristorante.
Una teleferica che parte dal colle di Bianca, trasporta i tronchi degli alberi abbattuti fino a Catastaggio. I camion li portano fino ad Abbazia.
Anche qui ci sono circa 400 operai. I boscaioli sono italiani, baschi, svizzeri e corsi.
La FORTEF ha il suo porto a Calzarello, con una nave: Il Fiumorbo – lunga 39 metri, con 5 uomini d’equipaggio. Trasporta mobili, carbone, legno fino a Toulon.
Bisogna forse dire due parole delle attività agricole di Migliacciaro. Ci sono bovini, cavalli e pecore. Si coltivano frumento e grano turco. Il latte è venduto a Roquefort e le verdure sul mercato di Bastia.

L’eroe della FORTEF : Michel Ducreux

Dobbiamo, ora, parlare dell’eroe della FORTEF : Michel Ducreux.
Quando arriva in Corsica ha solo 30 anni.
Con una foga straordinaria è ovunque da Calzarello a Bianca.
Figura modernissima di avventuriero simpatico ,a cavallo con un berretto di cuoio e stivali .Tutti gli vogliono bene.
Costruisce la chiesa san Michele di Migliacciaro, voleva anche aprire una galleria stradale da Catastaggio a Palneca.
Nel 1936 muore in un incidente automobilistico a Senas sulla Costa Azzurra. Un incidente provocato, così dice la sua segretaria, un suicidio, scrive un vecchio ragionere dell’azienda.
Il suicidio sembra probabile. Infatti per la FORTEF le cose vanno male. La crisi economica francese degli anni 1931-1936 ha rovinato L’Etoile du Foyer e coloro che ci avevano un conto.
Nonostante i suoi investimenti, la FORTEF è messa in liquidazione nel 1936.

Quali sono le conseguenze ?

La foresta del Fiumorbo forse quella più bella fra tutte quelle di Corsica è tornata un deserto per causa di uno sfruttamento troppo intensivo (sono parole dell’Ufficio Forestale Nazionale).
Catastaggio è lasciato in stato d’abbandono e saccheggiato in pochi anni.
La segheria di Abbazia, ripresa nel 1945, riparte fino al 1950, poi è chiusa per sempre.
Nel 1960 il dominio agricolo di Migliacciaro va alla SOMIVAC ( Società per la Messa In Valore Agricola della Corsica). Diviso in lotti è venduto a individui di Prunelli.
I Ducreux erano forse uccelli predatori e anche truffatori che applicavano un vero e proprio sistema di colonizzazione in un Fiumorbo dove la vita di ogni giorno era dura e miserabile…
Eppure tanti anni dopo si diceva ancora : “Ah! Ai tempi della FORTEF …!”
E c’era come un rimpianto.

Un’intervista a Carlo Bartoli, mio zio.

Vedo che sai tante cose sulla FORTEF. Come mai questo interesse?

Ùn era che un ziteddu è sintìa sempri parlà di a FORTEF é di Ducreux chì era par mè un omu straurdinariu. É po’in Catastaghju c’eranu sempre e barracche. Fra noi ziteddi ci andavamu a ghjucà. Cù e parsone maiò ci andamu à raccoglia cucinare, lettini, stuvigli è centu altre cose .

 

Hai sentito parlare degli operai e della loro vita così dura? Puoi darci dettagli?

Hè vera chi a vita di i travagliadori era dura ancu s’eddi eranu cuntenti é fieri di tuccà a so paga. Parlu di quiddi chi travagliavanu in furesta..
I sbuscaghjoli si prisintavanu a quattru ore di mane é duvìanu essa a u so postu a sei ore ,d’inguernu come d’istate . Partìanu di notte é cunturnavanu di notte .

Secondo te ,questo Michel Ducreux era un uomo veramente straordinario ?

A so morti hè stata presa, in Fiumorbu, come una vera disgrazia. Numarosi discorsi hanu lodatu l’omu intilligente é struitu. Gli piacìa a litteratura, a musica… Prigava in a so ghjesgia di Migliacciaru.Tutti u vulìanu come cumpare par i figlioli. U babbu, Alain Ducreux era più furbu è più suldaghju. Quandu a FORTEF hè andata in dirotta hè statu arristatu. Ma cunniscìa ghjente alta piazzata in Parigi é u generale Maginot l’ha fattu libarà.

I Ducreux erano gente onesta?

A FORTEF, in fin di conti, era un’affare di soldi. U babbu è u figliolu avianu
u so benifiziu quand’eddi cumpravanu u materiale. E materiale ci n’era in pieghja è in muntagna.

Ma perché non è rimasto quasi niente di tutte quelle strutture?

I rispunsabili pulitichi di l’epica ( i merri, i cunsigli generali) ùn hanu micca vistu l’intaressu di ste strutture… Cù e centrale elettriche u Fiumorbu avarìa pussutu essa elettrificatu vent’anni prima.
E barrache di Catastaghju eranu indisutule chì tandu ùn si parlava ancu di turismu. A pupulazione ùn pinsava che a piglià cio chì li bisugnava. É u bisognu era a mezza casa .I più maligni smuntavanu tuttu è vindìanu a farraglia. I camion partìanu ancu versu l’Italia.

Vorrei ringraziare mio zio per aver risposto alle mie domande e per avermi dato tante informazioni su quella famosa FORTEF.

 

 

Sitografia :

https://fr.wikipedia.org/wiki/Migliacciaro

Fonte delle foto :

  • Foto mandate da mio zio
  • Google

Ecco un video che parla di Fiumorbo:

 

 

Livia Maria Bartoli

Ha 24 anni ed è studentessa all'Università di Corte al terzo anno di Licenza di Lingue Straniere Inglese-Italiano.

By Livia Maria Bartoli

Ha 24 anni ed è studentessa all'Università di Corte al terzo anno di Licenza di Lingue Straniere Inglese-Italiano.

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