La grande manifestazione sulla questione còrsa si terrà il 3 febbraio ad Ajaccio

Gilles Simeoni aveva fatto appello a una grande manifestazione popolare contro l’atteggiamento del governo e per dimostrare che una questione Corsa esiste eccome, e i Corsi vogliono risolverla pacificamente. La data è stata fissata a sabato prossimo, 3 febbraio, ad Ajaccio, tre giorni prima dell’arrivo nell’isola del Presidente Macron.

Ieri una quindicina d’associazioni si sono trovate a Corte in un’aula dell’università insieme a rappresentanti della maggioranza nazionalista dell’Assemblea di Corsica. Durante la riunione è stato ufficialmente formato il collettivo “Demucrazia è rispettu per u populu corsu”.

Una mobilitazione che è volta a unire la maggioranza dei Corsi, indipendentemente del credo politico, a sostegno del rispetto del loro voto democratico a suffragio universale e dei diritti del popolo còrso.

Gilles Simeoni, presidente dell’esecutivo, era assente giustificato a causa di impegni assunti in precedenza, ma si è fatta notare la presenza di Alain Mosconi, figura storica dell’STC (Sindicatu di i Travagliadori Corsi) e ancor più quella di Charles Pieri, 67enne ex capo dell’FLNC e leader della sua “vetrina legale” Cuncolta Naziunalista, più volte condannato dalla giustizia.

I nazionalisti mirano a raccogliere quanta più folla possibile il 3 febbraio ad Ajaccio, in modo da dare una grande dimostrazione di forza ma senza contraddire quella “volontà di pacificazione” che hanno sempre dichiarato. Per questo motivo sarà predisposto un servizio di sicurezza interna svolto da militanti di Corsica Libera e STC per assicurare il corretto svolgimento della manifestazione. In una riunione nei prossimi giorni si predisporranno trasporti per permettere a tutti di giungere comodamente ad Ajaccio per partecipare.

 

Il 6 febbraio Emmanuel Macron sarà in Corsica per commemorare i 20 dall’assassinio del prefetto Claude Erignac. “Credo che lui sia l’unica persona che ora può dare a questo dialogo, che noi vorremmo continuare, una dimensione reale”, ha dichiarato mercoledì Gilles Simeoni riferendosi proprio al presidente della repubblica, per poi concludere: “Non si può partecipare a una discussione in cui ci si chiede a priori di rinunciare a tutte le nostre richieste: non è più una discussione, ma una capitolazione”.


Fonte: FR3 Corse ViaStella

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