La giuria del Premio del Libro Corso celebra il suo 40° anniversario a Bastia e onora i vincitori del 2024

Immagine di Petru Luigi Alessandri

La giuria del Premio del Libro corso festeggia quest’anno il suo 40° anniversario. Nato a Bastia un giorno di aprile del 1984, è in questa città che ha voluto festeggiare il suo compleanno e svelare i suoi vincitori del 2024.

Il sole era raggiante in questa domenica, e i giardini pensili della Cittadella che dominano, dai bastioni, Terra Vecchia con le sue case del XIV° e XV° secolo sorvegliate dagli imponenti campanili della basilica di San Giovanni. Da questo punto di vista lo spettacolo è grandioso. Offre allo sguardo le coste di Capo Corso che bagnano i piedi nelle acque azzurre di un Tirreno immobile in questo autunno estivo. È stato lì che il sindaco di Bastia, circondato da l’assessori alla cultura e al patrimonio, ha accolto la Presidente Jocelyne Casta e i membri della Giuria di fronte a un pubblico di ospiti e alla presenza dei vincitori, naturalmente. Questa cittadella dove Genova e la Corsica hanno lasciato il segno su secoli di storia, questi giardini nascosti dalla forza dei bastioni dove i Governatori genovesi dovevano scrutare l’orizzonte, spesso portando vele nemiche, ma dove dovevano anche aver assaporato la dolcezza della brezza iodata portata dal vicino mare durante le torride estati.

Qui, in questa luminosa domenica del 2024, la Giuria del Premio del Libro Corso onora i suoi vincitori. Sono in quattro, Sylvain Gregori riceve il premio nella categoria Saggi, per “Nuova storia della resistenza corsa” (Ed Piazzola), per la categoria narrativa in lingua francese è Flavia Mazelin a ricevere il premio per “Francardo Nagori” (Ed Punto e basta), per la categoria in lingua corsa è Ghjan Ghjaseppu Franchi che viene premiato per “Mitologia di una lingua” (Ed Albiana), infine, nella categoria nuova letteratura per l’infanzia, Ghjacumina Geronimi e Paula Bussi sono state premiate per “Scumbugliu in l’universu” (Ed Eoliennes/adecec). Quest’anno la Giuria ha assegnato una menzione speciale ad Antoine Noble Marchini per il suo libro sul “banchiere mercantile Giuseppe Gregorj nell’Ottocento” (Ed Albiana). Una buona annata per il 40° anniversario della giuria, secondo la sua presidente.

Prima giuria letteraria della Corsica

40 anni fa, nessuna giuria letteraria veniva a premiare una produzione di cento libri all’anno scritti in francese e in corso. Negli anni ’70, il Riacquistu, allora la giovane università, avevano incoraggiato una creazione letteraria insulare che fino ad allora era stata agli albori. Furono pubblicate tesi di storia e sociologia, e il romanzo si arricchì, spogliandosi di un’atmosfera corso corsa per aprirsi a temi più moderni, più attuali, consacrando così autori come Marie Ferranti, Jean Noël Pancrazi, Laura Limongi e Jérôme Ferrari. Un giovane libraio, Jean Patrice Marzocchi, ebbe l’idea di riunire un giorno di aprile del 1984 alcuni studiosi di Bastia (scrittori, giornalisti, professori, avvocati) per formare la Giuria del Premio del Libro Corso. È stata la prima giuria letteraria in Corsica ad essere istituita, mentre la vicina Sardegna ne aveva già quasi una decina. Solo il Comune di Ajaccio aveva il suo, il Premio Memoriale, ma solo per premiare le opere che trattano di Napoleone o dell’Impero. L’obiettivo di questa prima giuria era quello di promuovere la letteratura isolana, di far conoscere i suoi scrittori e di dare agli autori in lingua corsa uno spazio fino ad allora praticamente inesistente. In 40 anni sono stati premiati più di cento autori.

oplus_0

Questa giuria, composta da 17 membri, ha operato in modo diverso dalle altre attuando una sorta di pratica democratica che tiene conto delle opere pubblicate nel corso di un anno. Nessun bando di concorso. Successivamente viene effettuata una preselezione e poi una selezione finale per assegnare due premi, uno in francese e l’altro in corso. Nel corso degli anni, di fronte alla diversità della produzione letteraria, ha creato una categoria di saggi, e poi recentemente una categoria per le opere destinate ai bambini. Infine, per la premiazione, ogni anno viene chiesto un comune ed è così che la giuria e i vincitori si incontrano in una città, in un borgo, in una località balneare per non riservare la pubblicità di un evento letterario solo ai grandi centri urbani. Spesso alla cerimonia di premiazione seguono conferenze che mettono in luce una personalità letteraria del luogo, come a Felce in Alisgiani in 1991, dove si celebrava il Grossu Minutu. La giuria non distribuisce denaro ai vincitori, ma offre uno stilo corso realizzato da un artigiano locale e che simboleggia come tagliacarte la separazione delle pagine, che apre il libro all’universale. Ma l’investimento della Giuria non ha impedito che la letteratura corsa fosse poco letta, tanto che alcuni autori hanno ormai preferito scrivere in francese. L’osservazione è un po’ amara perché la mobilitazione delle associazioni, gli sforzi dello Stato, degli eletti e delle autorità locali, l’insegnamento del corso dalla scuola elementare all’università, la moltiplicazione degli insegnanti corsi, la creazione di un’aggregazione non sembrano aver incoraggiato la lettura di opere in corso.

Dobbiamo continuare

Ghjacumina Geronimi e Paula Bussi sono le vincitrici del 2024 nella categoria libri per bambini. Pubblicano in corso “Scumbugliu in l’Universu”. Paula Bussi ci ha detto, nonostante una situazione sfavorevole, di essere ottimista e di voler continuare sensibilizzando i giovani.

Articolo e foto di Petru Luigi Alessandri

Petru Luigi Alessandri

Giornalista radiofonico di RCFM, si occupa tra l'altro anche della trasmissione Mediterradio, che mette in contatto gli ascoltatori di Corsica, Sardegna, Sicilia, e occasionalmente Malta e altre terre mediterranee. Per Corsica Oggi scrive in lingua corsa o, in traduzione, in italiano.

By Petru Luigi Alessandri

Giornalista radiofonico di RCFM, si occupa tra l'altro anche della trasmissione Mediterradio, che mette in contatto gli ascoltatori di Corsica, Sardegna, Sicilia, e occasionalmente Malta e altre terre mediterranee. Per Corsica Oggi scrive in lingua corsa o, in traduzione, in italiano.

Related Post