La fondazione di Bastia nel 1378 negli annali seicenteschi del podestà Banchero

(1378). Da Leonello Lomellino dunque riconosce li suoi natali la Bastia, la quale di tempo in tempo augumentando, gode a giorni nostri il titolo di città metropolitana, ed eccede di gran lunga ogni altro luogo dell’Isola in numero di popolo, magnificenza di chiese ed edifizij, virtute, ricchezze e civilta. Fece Leonello edificare da principio un castello nel posto dove hoggi sta situato il baloardò nominato il fortino, del qual castello appare ancora alcuni segni, denominandolo Bastia che è quanto a dire loco forte, ad effetto di prevalersi del mare”

Così nel 1378 nacque Bastia nel luogo dell’antico Porto Cardo grazie al governatore e mercante genovese Leonello Lomellini. A raccontarlo sono le parole scritte da Giovanni Banchero, podestà della città per due volte nel seicento, chescrisse questi Annali dell’isola che ne narrano le vicende dal 1260 al 1648.

Nel 1380 il Lomellini aveva fondato il borgo e il castello di Bastia dopo che era stato scacciato dal signore còrso Arrigo della Rocca da Biguglia. Il Lomellini prima di arrivare in Corsica con mille soldati aveva fondato a Genova assieme a Giovanni da Magnera, Aloisi Tortorino, Andreolo Ficcone e Cristoforo Maruffo detta maona, un’associazione di mercanti che difendeva i loro interessi privati nella parte nord dell’isola.

In quel periodo Genova controllava direttamente solo Calvi e Bonifacio, mentre il Capo Corso e la zona di Bastia erano controllati dal Lomellini,Arrigo della Rocca, il signore che lottava contro il dominio genovese, possedeva l’altra metà dell’isola.

Nel 1390 Paolino da Campocasso entrò in guerra contro il Lomellini e, dopo tre anni di guerra, ebbe la meglio. Nel 1398 Genova, stufa delle guerre intestine in Corsica, occupò i territori della maona già appartenti al Lomellini che nel 1404 domarono i primi moti antigenovesi nell’isola guidati da Francesco della Rocca, figlio adottivo di Arrigo: ormai la presenza nell’isola era realtà e sarebbe durata con alterne vicende per più di tre secoli e mezzo fino al definitivo passaggio alla Francia con il Trattato di Versailles del 1768.

E proprio del 1768 è questa carta dell’isola di Corsica di Robert de Vaugondy:

carta-bastia

Fonti: Annales de Banchero, Bastia,, Imprimerie et Librarie Eugéne Ollagnier, Bastia, 1887  e Enrico Leo, Storia degli antichi stati italiani dall’caduta dell’Impero Romano al 1840, Società Editrice Fiorentina, Firenze, 1842 pagg. 159-161.

 

Andrea Meloni

Di origini sarde e calabresi ma genovese di nascita, laureato in scienze geografiche presso l'Università di Genova nel 2013 e socio della sezione Liguria dell'AIIG (associazione Italiana insegnanti di geografia), risiede nell'Appennino Ligure in val Borbera, una valle piemontese ma da sempre legata alla confinante Liguria e da agosto 2015 è redattore di Corsica Oggi. Collabora da marzo 2016 con la società cartografica geo4map di Novara, nata da una costola di DeAgostini e da giugno 2017 con il quotidiano genovese Il Secolo XIX. Adora viaggiare ed è innamorato della Corsica.

By Andrea Meloni

Di origini sarde e calabresi ma genovese di nascita, laureato in scienze geografiche presso l'Università di Genova nel 2013 e socio della sezione Liguria dell'AIIG (associazione Italiana insegnanti di geografia), risiede nell'Appennino Ligure in val Borbera, una valle piemontese ma da sempre legata alla confinante Liguria e da agosto 2015 è redattore di Corsica Oggi. Collabora da marzo 2016 con la società cartografica geo4map di Novara, nata da una costola di DeAgostini e da giugno 2017 con il quotidiano genovese Il Secolo XIX. Adora viaggiare ed è innamorato della Corsica.

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