La cultura italiana ha preso residenza a Pesaro. Il ROF 2024 più rossiniano che mai

Pesaro. Foto di PL Alessandri

Dal primo gennaio 2024, Pesaro è diventata la capitale della cultura italiana. Pesaro bagna i suoi piedi nell’Adriatico, è una delle grandi località balneari di questa costa, confinante con città limitrofe come Rimini, Riccione, Ancona, Fano, ecc. Antica città dello Stato Pontificio, è, insieme a Urbino, il centro culturale ed economico di una provincia ricca di storia.

L’impatto economico della cultura e del turismo conferisce a questa regione delle Marche una dimensione e un’influenza che vanno oltre i suoi confini territoriali. Ma Pesaro deve la sua fama soprattutto a uno dei più grandi compositori italiani dell’Ottocento, Gioachino Rossini, che vi nacque, nonché al soprano Renata Tebaldi, che nel secolo successivo fu la grande rappresentante dell’opera lirica, non solo italiana ma internazionale. Pesaro ha saputo valorizzare questo patrimonio lirico creando uno dei festival lirici più importanti della penisola, e uno dei più famosi al mondo: il ROF (Rossini Opera Festival). Dal 1980, grazie al Comune pesarese e a una fondazione, Pesaro ha contribuito a ridare lustro alle opere di Rossini, alcune delle quali erano cadute nell’oblio. Il ROF ha riabilitato gran parte delle sue opere che hanno fatto il valore del belcantismo. Da allora, i teatri d’opera internazionali non si sono limitati a produrre “Il barbiere di Siviglia”, “Cenerentola”, “L’Italiana in Algeri”, “Mosè” o “Guglielmo Tell”, ma hanno rimesso in cartellone “La Gazzetta”, “Mathilde di Shabran”, “Ciro in Babilonia”, “Adina” ecc. Opere che erano state riposte nei cassetti di un repertorio rossiniano, e che tuttavia costituivano una parte essenziale della ricchezza lirica italiana. Per questo motivo il Parlamento italiano ha approvato nel 1993 una legge speciale per finanziare e riconoscere il ROF come essenziale nel restauro del patrimonio artistico nazionale.

Il ROF ha portato a Pesaro i più grandi registi, le più grandi voci: Samuel Ramey, Marilyne Horne, Montserrat Caballè, Ruggero Raimondi, Chris Merrit, Lucia Valentini Terrani, Juan Diego Florez che attualmente ne è il direttore artistico. Questo bouquet, questa diversità culturale ha designato Pesaro come capitale della cultura italiana, dopo nel 2015 Lecce, Mantova, Pistoia, Palermo, Parma, Brescia, Bergamo e Procida. Pesaro lascerà il posto ad Agrigento per il 2025 e si posizionerà per una candidatura a Capitale Europea della Cultura.

Fonte: ROF

L’EVENTO ATTESO: IL ROF-CAPITALE

Dal primo gennaio si sono svolti molti eventi culturali in città ma anche nella provincia di Pesaro-Urbino, grazie al dinamismo dei comuni e a un tessuto associativo attivo. Ma l’evento di punta di quest’anno sarà sicuramente il ROF, che ha ideato un programma eccezionale con la presentazione di quattro opere e non tre come di consueto, e in conclusione un “Viaggio in Reims” diretto da Diego Matheuz, e che celebrerà il 40° anniversario della presentazione e della rinascita di quest’opera al ROF.

Per dare una dimensione internazionale a questo evento, il comune di Pesaro, insieme ai capi del festival, ha organizzato una presentazione del ROF 2024 a New York e Lione. Nella metropoli americana, sono stati accolti al Consolato Generale d’Italia dal Console Fabrizio Di Michele e nella capitale delle Gallie all’Istituto Italiano di Cultura.

Evento anche quest’anno per l’inaugurazione del 7 agosto, è il PalaScavolini, la nuova sala che ospiterà la prima opera. Un luogo che i fedeli del festival aspettavano da diversi anni e che finalmente sta vedendo la luce. “Bianca e Falliero”, che non veniva rappresentata al ROF dal 2005, inaugurerà questa quarantacinquesima edizione, una nuova produzione affidata alla messa in scena del francese Jean Louis Grinda, ex- direttore dell’Opera di Montecarlo e di altri rinomati teatri d’opera come l’Opéra Royal de Wallonie. L’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI sarà diretta da Roberto Abbado. L’8 agosto il ROF tornerà al Teatro Rossini per “l’Equivoco Stravagante”, una produzione che ha riscosso un grande successo nel 2019. Alla guida de La filarmonica G. Rossini ci sarà Michele Spotti e sarà l’inseparabile coppia di registi, il belga Moshe Leiser e il francese Patrice Caurier a occuparsi dell’allestimento.

Fonte: ROF

Quest’anno il ROF si sposterà molto, visto che “Ermione”, una nuova produzione, andrà in scena il 9 agosto alla Vitrifrigo Arena.  Michele Mariotti pesarese anche lui, sarà al capo dell’orchestra nazionale della RAI. La messa in scena è del tedesco Johannes Erath. Dal 2008, “Ermione” non era più sul palco del ROF.

È sempre al Vitrifrigo che il “Barbiere di Siviglia”, una produzione del 2015, tornerà in scena a Pesaro. Gli spettatori non hanno dimenticato l’allestimento originale e all’avanguardia di Pierluigi Pizzi, che confermerà ancora una volta la sua firma. Lorenzo Passerini guiderà la Filarmonica G Rossini.

Il sipario di questa quarantacinquesima edizione del ROF calerà con “Il Viaggio à Reims”, che non manca una sola stagione, poiché è l’esercizio obbligatorio degli allievi dell’Accademia Rossiniana Alberto Zedda ogni anno. Ma i vecchi tifosi della musica di Rossini non dimenticano il fantastico e geniale “Viaggio à Reims” del 18 agosto 1984 portato dalle più grandi voci rossiniane dell’epoca dirette da Claudio Abbado. Il pubblico ha così assistito alla rinascita di un’opera dimenticata per più di un secolo e incisa nel marmo di un record. Per celebrare i 40 anni della resurrezione del “Viaggio… Il ROF ha affidato a Diego Matheuz il privilegio di dirigere l’opera con un promettente cartellone.

Ma non ci sarebbe festival di Pesaro senza i concerti di Bel canto. Saranno cinque, di Eleonora Buratto, Pietro Spagnoli, Ramon Vargas, Sarah Blanch e Daniela Barcellona, oltre a due concerti Lirico-Sinfonici, e la cantata “Il vero Omaggio” e la “Messa di Ravenna”. Un programma che vuole essere all’altezza di Pesaro Capitale perché, se la città è stata scelta, lo deve in gran parte al ROF che, attraverso Rossini, offre al mondo la dimensione e la ricchezza del patrimonio musicale italiano.

Petru Luigi Alessandri

Petru Luigi Alessandri

Giornalista radiofonico di RCFM, si occupa tra l'altro anche della trasmissione Mediterradio, che mette in contatto gli ascoltatori di Corsica, Sardegna, Sicilia, e occasionalmente Malta e altre terre mediterranee. Per Corsica Oggi scrive in lingua corsa o, in traduzione, in italiano.

By Petru Luigi Alessandri

Giornalista radiofonico di RCFM, si occupa tra l'altro anche della trasmissione Mediterradio, che mette in contatto gli ascoltatori di Corsica, Sardegna, Sicilia, e occasionalmente Malta e altre terre mediterranee. Per Corsica Oggi scrive in lingua corsa o, in traduzione, in italiano.

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