La penultima giornata di France Odeon, Festival del cinema francese, che si è svolto a Firenze dal 29 ottobre al 2 novembre, per la sedicesima edizione, ha messo in risalto la Corsica con la proiezione del film Le Royaume di Julien Colonna, vincitore del premio del Festival “Sguardi Mediterranei”. Al termine della proiezione, un aperitivo a base di prodotti corsi, ha reso ancora più intensa l’immersione nella realtà dell’isola.
Il film, al momento ancora senza distributore italiano, è stato presentato al Festival di Cannes 2024, nella sezione “Un certain regard”, ottenendo una standing ovation e molte critiche positive.
La storia è ambientata nell’estate del 1995, in Corsica, quando Lesia, giovane ragazza adolescente, viene costretta a seguire il padre Pierre-Paul, un boss della malavita locale, costretto alla fuga, insieme agli altri membri del suo clan, per varie località dell’isola, nel contempo organizzando le contromosse contro i clan rivali. Lesia ha sempre passato poco tempo con il padre, ricercato dalla giustizia fin dal 1991, quindi latitante, ma ora il nemico è più pericoloso e il boss, vedovo, cerca di mettere al riparo anche l’unica figlia da possibili vendette trasversali.
Il film è incentrato sul rapporto padre-figlia, che in queste circostanze drammatiche e di convivenza nascosta, cominciano davvero a conoscersi. Dal film emerge un rapporto fra i due che cresce e si intensifica, un amore che li lega come padre e figlia, al di là delle scelte del padre e delle aspettative e dei sogni della figlia adolescente, una ragazza come tutte quelle della sua età.Molto intenso un discorso che il padre fa alla figlia, ricordando un po’ tutta la sua e la loro vita, in cui il padre si mostra come vittima di un destino tramandato da generazioni e la sua voglia di proteggere e tenere fuori la figlia.
Nel film è impossibile non notare dei riferimenti autobiografici del regista Julien Colonna, figlio di Jean-Jérôme Colonna, considerato da molti come il vero padrino della Corsica, ma deceduto nel 2006 senza condanne definitive a suo carico, anche per varie vicissitudini giudiziarie. Nel discorso che fa alla figlia, Pierre-Paul, dice, riferendosi alla sua vita, che “non ne va fiero, né se ne vergogna”, stessa frase pronunciata, in una delle sue rare interviste, proprio da Jean-Jérôme Colonna.
Stupisce la bravura del cast, formato tutto da attori corsi alla prima esperienza, su tutti Ghjuvanna Benedetti, che interpreta magistralmente Lesia e Saveriu Santucci che interpreta Pierre-Paul. La loro interazione e lo svilupparsi del loro rapporto è davvero coinvolgente e commovente.
Purtroppo, al momento, come detto, non ne è prevista la distribuzione in Italia ma consiglio, a chi ne avesse l’opportunità, di guardarlo: film molto bello e che offre innumerevoli spunti di riflessione. Nel film ci sono molti dialoghi in lingua corsa, comprensibilissimi agli italofoni.
Quanto agli attori esordienti, spero e credo, che ne sentiremo di nuovo parlare.
Ettore Timi
Vivo e lavoro a Firenze, dove mi occupo di materia fiscale. Qualche anno fa sono stato in Corsica per la prima volta e me ne sono innamorato. La sua bellezza e il suo essere punto d'incontro delle culture mediterranee mi ha subito affascinato. Da allora mi interesso molto della sua storia e della sua attualità, sperando di conoscerla meglio anche ritornandoci molte volte.
Redazione 
Petru Luigi Alessandri