Per tre ore il velivolo ha realizzato migliaia di scatti a infrarossi, per individuare le fughe di calore dai tetti.
La preparazione è lunga e accurata. Dopo aver ottenuto i permessi dalla prefettura, si disegnano linee di volo distanziate di circa 300 metri l’una dall’altra, a circa 900 metri di altitudine. Il lavoro dev’essere fatto chiaramente in inverno, per individuare bene le fughe di calore dagli edifici. E con il buio, perché di giorno il sole scalda i tetti falsando la termografia. La gamma di colori usata è quella tradizinale a 256 colori, dal blu (freddo) al rosso (caldo).
E poi la CAB come userà questi dati? Risponde il presidente François Tatti: « Questa operazione di colloca nella nostra politica di accompagnamento all’efficientamento energetico delle costruzioni,e della transizione verso fonti energetiche non fossili, la sensibilizzazione della popolazione verso gli sprechi, delle dispersioni di cui spesso non si è a conoscienza. L’idea è realizzare una cartografia disponibile per tutti, i prorietari privati, i costruttri, le amministrazioni comunali, i commercianti, per poter poi intervenire. Il piano è pluriennale e utilizza fondi dal miliardo di euro in 8 anni che la Corsica ha a disposizioneper lavori di economizzazione energetica. »
La prossima microregione còrsa ad essere cartografata con la termografia sarà la Balagna.
—
Fonte: radio francebleu corse