La tradizione ajaccina della pesca dei bianchetti è in pericolo. Jean-Louis Silvestri è l’unico professionista a esercitare questa tecnica ancestrale con molti vincoli. Questa pesca è praticata da dicembre a marzo. Necessita di basse temperature.
Jean-Louis Silvestri ha finito la sua mattinata. Chiunque sia diventato nel tempo il pescatore di Ajaccio di bianchetti approda al porto Tino Rossi. Con 4,5 chili di pesce, questo giorno non è buono.
Quest’anno, la stagione di pesca è iniziata alla fine di dicembre, molto più tardi dello scorso anno. Questo potrebbe essere dovuto al clima. “Per un mese e mezzo non ce n’era affatto. Potrebbe essere stato un po’ troppo caldo. Le temperature sono state piuttosto miti quest’anno, l’acqua era molto calda ed è un pesce che sale con le acque fredde. È un effimero, risale dal fondo e lo fa diverse volte all’anno “, dice il pescatore.
La pesca di bianchetti finisce in aprile. Prima che Jean-Louis Silvestri imbarcasse in suo figlio, ma ora, ci vuole una licenza di marinaio. Costa 3.800 euro e otto settimane di formazione presso il liceo marittimo di Bastia.
“Non aver paura del freddo”
Quindi Jean-Louis fa un lavoro per il quale è meglio essere due. “Per il momento, sono l’ultimo. Spero che altri continueranno il lavoro perché è un lavoro che si perde. È abbastanza difficile perché devi sapere come cucire un po’ la rete, montare le reti e non aver paura del freddo “, dice.
La vendita è fatta per via orale. Un chilo di bianchetti costa 40 euro. Alcuni ristoranti li propongono ad Ajaccio come un bignè salato.
La ricetta è semplice: una preparazione di bianchetti con uova sbattute, aglio e prezzemolo, un po’ di farina. Tutto è cotto nell’olio bollente.
La chiave è non metterci troppo impasto per mantenere il gusto. “Ha funzionato con un pizzico di farina, vecchio stile, come facevano prima dei pescatori quando avevano i bianchetti. Quindi, qui possiamo dire che è al 100% bianchetti. Una vera sorpresa “, sorride una donna.
Sull’isola, le ricette e i metodi di pesca dei bianchetti sono noti solo agli ajaccini.
Fonte: France 3 Corse Via Stella
Andréa Meloni
Nato a Genova nel 1986, laureato in Scienze Geografiche nel 2013. Ha collaborato nel 2016 e 2017 con la Geo4Map (ex DeAgostini) di Novara, nel 2018 ha scritto alcuni articoli sul Secolo XIX. Insegna dal 2018 Geografia nelle scuole superiori a Genova, è socio dell'Associazione Italiana Insegnanti di Geografia (AIIG) e abita nell'Appennino Ligure al confine tra Piemonte e Liguria. Ama anche la storia e ama la Corsica dal 2010 e ha visitato due volte l'isola.
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