Incendio doloso del municipio di Tavera in Corsica del Sud

By Redazione Feb 6, 2016

Un incendio doloso ha colpito alle quattro del mattino del 5 febbraio il municipio di Tavera nella valle della Gravona in Corsica del Sud. Il paese di trova a 33 km da Ajaccio ha visto distrutti anche la scuola  e la posta che erano ospitati nello stesso edificio sede del comune. Per fortuna non c’è stata alcuna vititima ma solo gravi danni materiali.

Verso le cinque del mattino sono intervenuti i vigili del fuoco dai vicini paesi di Bocognano e Vero e in seguito quelli di Ajaccio, l’incendio ha distrutto seriamente l’edificio e quindi la posta, la scuola e il municipio dovranno essere ospitati in qualche edificio provvisorio.

A cento metri dal municipio sono state trovate delle scritte contro il sindaco Paul-François Raffalli eletto nel 2014 a capo una lista mista formata da nazionalisti e dalla sinistra  (Mairie, voleur magouille, escrot in it. “Sindaco, ladro mascalzone, truffatore”) anche se nessuno degli eletti non ha mai ricevuto minacce dall’inizio del mandato.

Il rettore dell’Accademia della Corsica Michel Barat sul fatto che ha lasciato anche senza scuola  i 44 bambini del cantone di Gravona-Prunelli ha affermato che è stato un attacco inqualificabile e verranno messe in opera tutti i mezzi per continuare l’insegnamento nel paese.

Il paese è stato anche visitato dal segretario del prefetto della Corsica e della Corsica del Sud, mentre la brigata criminale della gendarmeria di Ajaccio ha cominciato le indagini per scoprire il colpevoli o i colpevoli di questo incendio doloso che ha scioccato gli abitanti del paese e del circondario.

Nel pomeriggio il paese è stato visitato dal procuratore di Ajaccio Eric Bouillard.

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Fonte: France Bleu, France 3 Corse Via Stella, Corse Matin, 20 minutes, Le Télégramme, Le Parisien e Le Figaro

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7 thoughts on “Incendio doloso del municipio di Tavera in Corsica del Sud”
  1. Speriamo si faccia chiarezza su questo increscioso episodio.Per natura son curioso e mi piace osservare ed imparare cose nuove.Ho notato sulla foto della facciata comunale una scritta in francese che penso significi comune o municipio ,poi sotto un’altra scritta”merria” che penso sia in corso.Ebbene mi sono spulciato un po vari traduttori dal corso al francese e all’taliano e viceversa, stranamente i risultati sono discordanti.Alcuni danno vari termini ne cito solo uno . cumuna o amministrazione comunale.Anche dal francese non ho ritrovato questo termine cioè merria.Una domanda ma è realmente una parola corsa? O è un altro scherzo della ”magica” confusione che si perpetra nei confronti della lingua corsa?

    1. Sotto molti municipi c’è anche la scritta “Casa Cumuna” (anche in francese si può però usare maison commune). Il termine però usato per designare il sindaco in còrso è “merre”, dal francese maire, e il municipio “merrìa”.

  2. Credo di capire che si tratti di neologismi dal momento che i traduttori dall’italiano al corso danno un termine diversamente non identificato e poi dal francese al corso si ritrova come nel caso in esame.Penso che questo non aiuti la trasmissione corretta di una lingua nella sua purezza originaria sono alterazioni.Spesso in Italia si fa uso di termini inglesi ma la situazione è ben diversa! Ritengo che si dovrebbe difendere e diffondere la parola nel sua primitiva accezione se poi questo è da ritenersi evoluzione del linguaggio bisognerebbe fare un po’ di chiarezza lessicale per non creare confusioni.

    1. la differenza tra corso ed italiano esiste ed e sempre stato cosi basta leggere dei testi ufficiali antichi risalendo alla perioda pisana o genovese e si vede benissimo che la lingua messa per iscritto dai corsi non era del tutto del corso neppure dell’italiano piuttosto un compromesso tra le due lingue allora in tale caso non si puo parlare di purezza originaria senza contare che l italiano non e piu la lingua di rifferimento in corsica e questo da un bel po di tempo noi oramai siamo piu in contatto con il francese tra l altro lingua madre di molti corsi seno di tutti

      1. Infatti ho ribadito che se si considera una situazione di evoluzione del linguaggio, frutto di situazioni contingenti ,questo non elimina l’affèrenza originaria di una lingua che per il còrso è l’italiano.Non conosco i testi scritti dell’epoca pisana o genovese ma intuisco che in quel periodo storico l’italiano di oggi non esisteva ancora e quindi esistevano caratteristiche linguistiche proprie; legate ai territori.La storia ha fatto il resto.

        1. ciò che intendevo io e che già dall’origine la lingua dei corsi benche vicina a quella dei toscani di Italia oddierna era già diversa il tempo avrà di sicuro accentuato il fenomeno ma accade in ogni lingua

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