L’Institut National des Sondages et des Etudes Economiques (INSEE) ha recentemente pubblicato un preoccupante studio sulla Corsica, da cui risulta che 28.000 persone vivono in alloggi troppo piccoli. Si tratta dell’8% della popolazione dell’isola, 3 punti percentuali in più rispetto alla media nazionale (esclusa Parigi). Questo tasso di sovraoccupazione colloca la Corsica al secondo posto in Francia, dietro alla regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra, dove si attesta al 12%.
Il fenomeno si riscontra soprattutto nelle abitazioni di tipo appartamento. Questo tipo di abitazione è più comune in Corsica, dove rappresenta il 53% delle residenze primarie, rispetto al 37% del resto della Francia. Inoltre, le case di grandi dimensioni sono rare in Corsica: una su dieci ha sei o più stanze, la metà della media nazionale.
Come altrove, l’eccesso di occupazione si verifica soprattutto nelle aree urbane. La Corsica è duramente colpita da questo problema di accesso ad abitazioni adeguate, con un terzo della popolazione che vive a Bastia o ad Ajaccio. In alcuni quartieri di Bastia, la sovraoccupazione è addirittura più che doppia rispetto alla media regionale, come a Erbajolo (18%), Paese Novo (17%) e nel quartiere del municipio (16%). Inoltre, gran parte della regione è soggetta al problema delle abitazioni troppo piccole a causa dell’alto livello di turismo, che sta ridefinendo l’offerta di immobili disponibili. Nella comunità di comuni Sud-Corse, ad esempio, il 10% dei residenti vive in alloggi sovraffollati, due punti percentuali in più rispetto alla media regionale.
Infine, la Corsica è la regione più povera della Francia, con il 18% della popolazione che vive sotto la soglia di povertà. L’accesso a un alloggio adeguato è particolarmente difficile per le famiglie monoparentali, il 18% delle quali vive in condizioni di sovraffollamento, e per le persone che provengono da contesti di classe operaia.
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Fonte: INSEE