Ormai da oltre 20 anni, tra ottobre e dicembre, si svolge a Santa Teresa di Gallura, nel nord della Sardegna, il concorso di poesia in lingua gallurese e còrsa “Premio Lungoni”.
La manifestazione culturale costituisce oramai uno dei punti d’eccellenza della tradizione culturale del comune di Santa Teresa, e costituisce un radicato legame fra le due comunità – còrsa e gallurese – che vivono a cavallo delle Bocche di Bonifacio.
Le influenze nella musica, nella poesia e nella cultura in generale sono da sempre al centro di continue contaminazioni artistiche tra le due isole. Il Premio si ripropone come vetrina di opere inedite, mai pubblicate o presentate in altre occasioni. Solitamente le sezioni in cui si può concorrere sono due, quella gallurese e quella còrsa. Le due sezioni hanno a loro volta una categoria da 8 a 18 anni, legata al mondo della scuola, l’altra senza limiti di età.
Lo scorso anno, per la 20^ edizione, la giuria, di qualità indiscutibile, era composta da Angela Antona, Piero Bardanzellu, Franco Fresi, Franco Mannoni, Jean Marie Arrighi, e Petru Leca.
Il concorso è gemellato con il premio “Agghju”, riservato alla prosa – sempre in lingua còrsa e gallurese – promosso dal comune di Aggius (la cui segreteria comunale, piccola curiosità, ha sede in via Pasquale Paoli).
La giuria del Lungoni ha anche suggerito alcuni cambiamenti per la prossima edizione, come spostare la cerimonia di premiazione dal mese di dicembre a quello di ottobre, inserendola nei giorni di festa per i patroni. Ma questo vorrebbe dire anticipare di conseguenza l’apertura delle iscrizioni ad agosto, dato che solitamente si aveva tempo da metà ottobre a fine novembre per presentare le proprie opere.
Non ci resta che attendere le prossime settimane per capire se il periodo verrà cambiato o se la premiazione resterà fissata nell’ultimo mese dell’anno.
Le categorie giovanili dei due concorsi possono essere un ottimo strumento per promuovere una campagna di sensibilizzazione verso i giovani per l’uso orale e scritto della parlata gallurese. E l’avvicinamento tra la lingua della Gallura e quella della Corsica, similissime soprattutto per quanto riguarda le varianti meridionali della lingua nustrale, è un obiettivo comune, promosso addirittura dalla CTC all’interno dell’ambizioso piano Lingua 2020 varato qualche mese fa.