Il kiwi della Corsica ottiene il marchio IGP

L’indicazione geografica protetta (IGP) del kiwi corso è stata ufficialmente riconosciuta dall’Unione Europea questa settimana, ha annunciato l’Istituto Nazionale di Origine e Qualità (Inao).

“L’IGP dedica una produzione esistente legata a un territorio e quindi gli offre protezione su scala europea”, ricorda questo ente  pubblico sotto la supervisione del Ministero dell’Agricoltura in un comunicato stampa, specificando che la Commissione europea ha registrato martedì 31 marzo le specifiche per questo IGP.

“Il kiwi corso è il secondo kiwi francese a ricevere un IGP, dopo il kiwi dell’Adour nel 2009”, precisa l’Inao. Il frutto ha la particolarità di essere raccolto a mano, a maturità ottimale e non subisce alcun trattamento di conservazione chimica dopo il raccolto. Deriva dalla varietà Hayward ed è caratterizzato da un gusto dolce, leggermente acidulo, tenero e succoso al palato. È grassoccio, sodo, con polpa verde e lucente, specifica l’istituto.

La produzione di kiwi corso si trova in 39 comuni del dipartimento dell’Alta Corsica, principalmente nella Piana orientale dell’isola. Il “Kiwi de Corse” IGP trae le sue caratteristiche dalle condizioni climatiche e dal know-how nell’arboricoltura della frutta della Corsica, caratterizzata da “frutteti di piccole dimensioni, concimazione ragionata, irrigazione controllata e basse rese”.

Il kiwi corso è prodotto su 173 ettari da 25 produttori e 800 tonnellate sono state raccolte nel 2019. Questa cultura è iniziata nei primi anni ’70.

Frutta e verdura rappresentano il 26% della produzione agricola corsa dietro il vino, che rappresenta il 39%. La Corsica è la prima regione francese a produrre clementine (98% della produzione nazionale) e mandorle (27% della produzione nazionale).

Il link all”iscrizione della denominazione del Kiwi de Corse IGP

Fonte: INAO

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