Le zitelle della pieve

Che ascoltano il suono

Delle rime sparse nella neve,

Innamorate come lo sono.

 

Mar Tirreno e scogliera

Baciano d’oscure ragione

L’onde focose, quando era

D’amore cullatom

sott’al portellone.

 

Infinito è il male,

E voglio porge confronto

Nelle domande astrale ;

In van, è già morto.

 

Ho scritto questa poesia come una rappresentazione dello spirito del poeta. Trovate in questo poema dei “corsismi”, come “zitelle” per fanciulle, ma presenti anche in altre lingue d’Italia (come il siciliano “zita” per esempio). Scrivo in lingua italiana e còrsa, su Corsica Oggi e sulla rivista corsofona Tempi, dove trovate i miei articoli e poesie moderne in lingua nustrale.

 

Marc-Antoine Faure Colonna d'Istria

Sono uno studente corso in Economia a Paris-Dauphine, scrivo sul sito les-yeux-du-monde.fr articoli di storia e geopolitica, traduco in corso/francese/italiano su Wikipedia. Mi piace scrivere in italiano sulla Corsica è il mondo. Infatti, ritengo che la lingua italiana e il còrso sono sorelle e con il corso possiamo comunicare facilmente con i milioni di locutori italiani.

By Marc-Antoine Faure Colonna d'Istria

Sono uno studente corso in Economia a Paris-Dauphine, scrivo sul sito les-yeux-du-monde.fr articoli di storia e geopolitica, traduco in corso/francese/italiano su Wikipedia. Mi piace scrivere in italiano sulla Corsica è il mondo. Infatti, ritengo che la lingua italiana e il còrso sono sorelle e con il corso possiamo comunicare facilmente con i milioni di locutori italiani.

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