Secondo le informazioni dei nostri colleghi, il FLNC sciolto nel 2014 è in fase di ricostituzione. Questo è il volantino che circola da ieri mattina sui social network.
“Noi patrioti corsi abbiamo deciso di unirci per ricostituire il FLNC”, scrive il gruppo nel suo nuovo manifesto che si ispira a quello del 5 maggio 1976.
Il comunicato di una pagina intitolato “FLNC Per l’Indipendenza” è circolata da ieri mattina sui social network ed è stata data a Corse Matin, che ha rivelato questa informazione il 30 settembre.
Divieto di acquisti immobiliari per non corsi, corsizzazione dei posti di lavoro, limitazione del turismo e dei supermercati, creazione di una compagnia marittima corsa, apprendimento obbligatorio della lingua corsa, atteggiamento nei confronti della maggioranza territoriale e delle altre forze politiche e “modalità di intervento” sono i nove punti chiave elencati nel comunicato “divieti e raccomandazioni” per “salvare il popolo corso” consegnato a Corse Matin durante una conferenza stampa clandestina.
FLNC Per l’indipendenza
Noi, patrioti corsi, abbiamo deciso di unirci nuovamente per ricostituire il FLNC sulla base del suo manifesto storico del 5 maggio 1976. Noi chiamiamo tutti i Corsi che hanno a cuore la sopravvivenza del nostro popolo di unirsi nella lotta d’indipendenza. Noi mettiamo in pratica i divieti e le raccomandazioni seguenti:
1. BENI FONDIARI E IMMOBILIARI
-Divieto per i non Corsi di comprare dei beni fondiari o immobiliari.
– Per i beni acquistati in questi ultimi dieci anni, i proprietari stranieri devono imperativamente metterli in vendita al loro prezzo d’origine.
-Questi beni possono essere acquistati esclusivamente da privati Corsi o da dei collettivi (Comune, Collettività della Corsica). In questo caso, i beni saranno principalmente riconvertiti in case popolari.
2.CORSIZZAZIONE DELL’IMPIEGO E UFFICIO DI RITORNO
-Pressione per sostituire gli stranieri con dei Corsi in tutti gli impieghi.
-Per rispettare l’equità tra i lavoratori che cambieranno il loro impiego, ognuno apparterrà alle organizzazioni politiche e sindacati del movimento nazionale che creerà e di gestirà un Ufficio del ritorno.
-Noi facciamo rispettare rispettare rigorosamente le offerte di scambio proposte agli stranieri.
3.TURISMO
-Una quota di presenze turistiche deve essere determinata. Non dovrà superare il doppio della popolazione durante i mesi di grande affluenza, sia al massimo 600.000 turisti.
-Una tassa di soggiorno sarà richiesta per assicurare la protezione dell’ambiente e specialmente il trattamento dei rifiuti. In effetti la presenza di 600.000 turisti su 3 mesi, rappresenta il 50% supplementare di rifiuti annuali.
-I turisti vengono in Corsica per il nostro patrimonio naturale e culturale. In conseguenza, è il nostro popolo a beneficiare il più direttamente possibile. Le infrastrutture pubbliche, comunali e associative dovranno essere incoraggiate per evitare una speculazione eccessiva delle imprese private.
4.GRANDE DISTRIBUZIONE
-Tutte le altre costruzioni in questo campo d’attività sono vietate.
-Per le strutture esistenti, è chiesto al patronato e agli azionisti di diminuire i loro dividendi e aumentare i salari dei dipendenti.
5. TRASPORTI
-È un settore strategico per la nostra isola, Gli eletti autonomisti, sottomessi alle leggi del mercato, non hanno potuto creare la Compagnia regionale che avevano auspicato.
-È urgente assicurare il controllo del popolo corso delle compagnie marittime che collegano la Corsica. Gli eletti territoriali e i movimenti politici e i sindacati sono invitati ad agire in questo senso.
-Noi faremmo rispettare le loro proposte e le loro decisioni nella riappropriazione del popolo corso dei sui mezzi di produzione e di scambio.
6.LINGUA E CULTURA
-L’apprendimento della lingua corsa deve essere reso obbligatorio dalla materna al CM2 con un’ora ogni giorno. Sette anni [sono] sufficienti a padroneggiare orale come nello scritto.
-Tutti gli insegnanti in lingua corsa devono essere erogati nelle primarie per compiere questa missione. Se il loro numero è insufficiente, una formazione d’urgenza deve essere assicurata dall’Università.
7. NOSTRO ATTEGGIAMENTO IN RAPPORTO ALL’ATTUALE MAGGIORANZA TERRITORIALE
-Questa maggioranza autonomista è coerente: vuole mantenere la Corsica nel quadro della Repubblica francese.
La considera come il miglior modo di assicurare la libertà e lo sviluppo del popolo corso. Ogni giorno, l’esperienza dimostra il contrario: il popolo corso è diventato una minoranza sulla propria terra.
-Noi non abbiamo alcun dubbio della sincerità dell’impegno patriottico della maggioranza territoriale, ma noi deploriamo di continuare a impegnarsi sulla strada che conduce all’integrazione definitiva del popolo corso nella società francese, vale a dire la sua liquidazione demografica e culturale.
8. NOSTRA ATTEGGIAMENTO IN RAPPORTO ALLE ALTRE FORZE POLITICHE PRESENTI IN CORSICA
-Di destra o sinistra, tutte le forze politiche sono contro la sovranità del popolo corso sulla sua terra. È opportuno combatterle ideologicamente e denunciare la loro complicità con lo Stato colonialista francese.
-La storia contemporanea del movimento nazionale insegna anche che il peggior nemico tra le forze politiche corse sono quelle che prendono l’aspetto del nazionalismo corso, ma sono quelle che nella realtà dei rappresentanti locali del nazionalismo ideologico francese e europeo. Noi ci siamo impegnati a non accettare mai sulla nostra terra né il fascimo nero, né il fascismo verde (islamofascismo).
9.NOSTRE AZIONI
-Conformemente l’impegno storico del FLNC noi non attaccheremo mai le persone ma i beni. È per aver tradito questo impegno che degli elementi provenienti dall’estrema destra francese hanno colpito decine di famiglie di patrioti corsi negli anni ’90 e distrutto il FLNC.
–Noi assicuriamo, anche con la forza se necessario, ai divieti e alle raccomandazioni di cui sopra siano applicate poiché queste sono le sole misure per salvare il popolo corso da una sparizione programmata.
A LIBERTÀ O A MORTE
Fonte: Corse Net Infos