Ieri a Barcellona grande manifestazione degli indipendentisti catalani in difesa dei loro eletti

Migliaia di persone hanno manifestato ieri, domenica 13 novembre, lungo corso Maria Cristina di Barcellona in difesa dei loro eletti e delle istituzioni catalane, che hanno a proprio carico oltre 400 procedimenti giudiziari legati al processo unilaterale per l’indipendenza imboccato due anni fa e la proposta di lanciare nell’autunno 2017 un referendum sull’indipendenza dalla Spagna.

La Catalogna è oggi una delle comunità autonome spagnole, del cui sistema delle autonomie abbiamo già parlato sulle nostre pagine.

La protesta di ieri ha visto l’apoggio di importanti personalità politiche, come Artur Mas, leader indipendentista catalano, Carme Forcadell, Francesc Homs, Oriol Junqueras Gerardo Pisarello.

Le cause giudiziarie aperte riguardano principalmente il referendum tenutosi il 9 novembre 2014 (illegale per la costituzione spagnola), il fatto di non esporre la bandiera spagnola, questioni di disobbedienza fiscale o giudiziaria. Questo tipo di inadempienze possono portare alla sospensione per legge dello statuto di autonomia di una regione.

Il presidente della Generalitat, la regione catalana, Carles Puigdemont, non era presente ma si trovava insieme nel suo paese natale Amer (Girona), e lì ha poi assistito a una manifestazione della sezione locale del suo partito in difesa delle istituzioni catalane.

L’ex presidente Artur Mas, a Bardellona, ha assicurato che il processo verso l’indipendenza continuerà in ogni caso. Le grida della folla presente sembrano sostenere questo tipo di visione. Ma le ultime elezioni hanno visto gli indipendentisti sì prevalere, ma non in modo assoluto come avrebbero voluto per sentirsi pienamente legittimati in questo processo. La Catalogna risulta ancora spaccata tra chi vuole l’indipendenza e chi invece vede nell’autonomia – attuale oppure potenziata – una giusta dimensione.

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Fonte: ABC.es

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