Pochi giorni fa è uscito un volume dedicato alla nostra isola e ai suoi abitanti. Il titolo è signiicativo: “I corsi – Un popolo da sempre in lotta per la propria indipendenza”. L’autore del volume, edito per le Edizioni Fotograf di Palermo nella Collana di Antropologia e Scienze Sociali, è un antropologo e giornalista siciliani, Maurizio Karra.
Per quanto si stia parlando di una regione della Francia metropolitana e non di un possedimento parigino d’oltremare – scrive l’autore introducendo il testo – la Corsica rimane una terra estranea e “distante” rispetto alla Francia continentale, culturalmente lontana da una patria che non è mai stata considerata dai corsi come una “madre” (tutt’al più come una matrigna); sentimento ricambiato ampiamente dagli stessi francesi che, come accaduto anche da parte di tutte le potenze dominanti che li hanno preceduti sull’isola, l’hanno considerato sempre a loro volta alla stregua di un territorio coloniale o poco più, da sfruttare e usare ai propri fini più che da tutelare e valorizzare.
Il sentimento indipendentista ha quindi alimentato da secoli la cultura del popolo corso, concretizzandosi nelle continue rivolte e ribellioni contro tutti i dominanti di turno; ma il nazionalismo rimane ancora oggi nel DNA dei corsi, come si evidenzia dallo sventolare per le strade o sui balconi delle tante bandiere corse e dall’uso abituale di una lingua, il corso, che è sempre stato l’elemento identitario di una cultura per troppo tempo affidata tuttavia all’oralità.
Si tratta di un universo di valori che ancora pochi comprendono fra coloro che approdano per qualche giorno nell’isola, ma che appare irrinunziabile a questo popolo, fiero e orgoglioso, che non ha mai rinunziato alla propria indipendenza, quanto meno a quella culturale, dato che alla fine non è stato mai in grado di raggiungere veramente, a lungo e definitivamente, quella politica.
Alla storia, al territorio, alla società, alle tradizioni e all’identità di questo popolo, le cui istanze di autonomia sono disattese da secoli, è dedicato questo volume.
Un punto di vista nuovo sulla nostra storia, che abbiamo il piacere di segnalare ai nostri lettori.