Il mese di gennaio sta lentamente volgendo al termine e c’è ancora tempo per molti personaggi pubblici di esprimere i loro auguri per il nuovo anno. Venerdì 24 gennaio, il cardinale Bustillo si è rivolto alla Corsica da Ajaccio con un messaggio che guarda al passato e al futuro. “Quest’anno giubilare deve portare speranza“, ha detto il cardinale, e in particolare deve aprire “un cammino sereno per i giovani“.
Allo stesso modo in cui ha parlato alla radio cristiana RCF qualche giorno fa, il cardinale Bustillo chiede di coltivare la memoria di quello che chiama“lo spirito del 15 dicembre“. La visita del pontefice sull’isola ha dato alla Corsica una splendida immagine di pace e fraternità, che Bustillo ritiene debba essere ricordata e coltivata. Va detto che il tema della pace tra le persone è più importante che mai in un mondo instabile e, più vicino a noi, in Corsica, che ha visto aumentare gli atti di violenza nelle ultime settimane. “Non dobbiamo essere fatalisti“, ha dichiarato il cardinale, lamentando il fatto che“non ci ascoltiamo più l’un l’altro“. Secondo il cardinale, la mancanza di ascolto porta alla sofferenza, e questa sofferenza a volte porta ad“atti estremi“.
Sottolineando che non c’è nulla di intrinseco nella violenza in una società, ma che essa è il risultato della sofferenza e della frustrazione, il cardinale Bustillo ha fatto appello all’ascolto, ovunque e sempre, da parte di persone che sono in grado di accogliere la sofferenza degli altri. “La questione non è solo disciplinare“, ha detto alla radio RCF, aggiungendo:“Non posso limitarmi a osservare quello che sta passando la mia famiglia“.
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Fonti: France 3 Corse, RCF
Guillaume Bereni
Di Felce (Castagniccia), è padre di 3 bimbi e lavora sia nell'azienda agricola di famiglia, che produce farina di castagne, sia come redattore freelance, per noi e per altre testate, scrivendo in lingua corsa, francese e italiana.