E frappe : Il dolcetto che si mangia per le grandi occasioni in Corsica

“E frappe” sono una specialità còrsa: sono delle ciambelle zuccherate a base di limone o di arancia. Ad ogni morso sentiamo il ricordo della Corsica.

E frappe sono le cugine delle “oreillettes” o “bugnes”, ma possiamo notare anche che e frappe hanno delle cugine pure in Italia, le chiacchiere sono dei rombi di pasta, molto fine che possono essere aromatizzati o non con della scorza d’arancia o di limone, oppure anche con dell’acqua ai fiori d’arancio.

Un’altra cugina italiana le castagnole sono delle piccole polpette di pasta aromatizzate alla scorza di limone, fritte e cosparse di zucchero a velo.

Ma secondo la regione dove ci troviamo cambiano di nome, per esempio in Toscana si chiamano cenci, a Torino bugie, maraviglias in Sardegna, frappe a Roma e chiacchiere al nord Italia e in Sicilia.

Ma anche in Corsica ritroviamo questo, al nord si dice e frappe al sud i frappi.

Generalmente queste ciambelle sono fatte per le grandi occasioni per esempio per i battesimi, i matrimoni, ne fanno in granda quantità, ma possiamo trovarne anche nei negozi e supermercati.

Esistono diversi tipi di ciambelle: gonfie, secche e fini.

La loro fabbricazione è difficile, perché anche se rispettiamo le quantità la loro riuscita dipende del saper fare.

La tradizione del fare questi dolcetti risale al tempo degli antichi romani, con il loro dolce frictilia, erano dei dolci fritti nel grasso e zuccherati con il miele che venivano preparati in onore di Saturno durante il periodo del Carnevale.

Ingredienti per circa 30 frappe :

Farina Bianca 1KG

Lievito Chimico 20G

Sale 5G

Uova 5

Latte condensato zuccherato 400G

Strutto 200G

Qualche buccia di limone grattugiato

Pastis 3CL

Un po’ di Grappa

Ricetta:

Fate una fontana con la farina bianca e versate al centro lo strutto, il pizzicho di sale, le uova, lo zucchero, la bustina di lievito, la scorza di limone, il pastis e la grappa.

Impastate bene il tutto, poi fate riposare la pasta ottenuta in una terrina coperta.

Dopo circa un’ora toglietela dalla terrina, dividete l’impasto in due parti, con il mattarello abbassate la pasta di cinque millimitri di spessore e ritaglietela con la rotellina in strisce di quattro centimetri di larghezza e di quindici centimitri di lunghezza.

Unite le estremità di ogni pezzo così da ottenere delle ciambelle oppure potete dare altre forme: triangoli, quadretti, rettangoli o a losanga.

Sistematele su un straccio pulito e lasciate riposare trenta a quaranta minuti.

Poi tuffate in una pentola le frappe in abbondante olio bollente.

Friggete le frappe poco alla volta e quando saranno gonfie e dorate, sgocciolatele su una carta che ne assorbirà l’unto di eccedenza.

Una volta pronte passatele nello zucchero.

E frappe si mangiano fredde, ma si possono anche mangiare tiepide per i più golosi.

Ecco ora tocca a voi assargiarle per esempio con un buon caffè oppure un bicchiere di latte.

Buon appetito!

Don Joseph Luccisano

Luccisano Don Joseph è uno studente in terzo anno d'italiano all'Università di Corsica e nella vita ama giocare e guardare le partite di calcio.

By Don Joseph Luccisano

Luccisano Don Joseph è uno studente in terzo anno d'italiano all'Università di Corsica e nella vita ama giocare e guardare le partite di calcio.

Related Post

One thought on “E frappe : Il dolcetto che si mangia per le grandi occasioni in Corsica”
  1. La dimostrazione che l’appartenenza all’area culturale Italiana non passa solo attraverso la lingua…. ma anche dal palato!!!
    La stranezza invece è l’assenza in Corsica della cultura della pasta.. fortemente presente in tutte le regioni Italiane, Sardegna inclusa ovviamente…

Comments are closed.