Ferrandi e Alessandri, ultimi detenuti del commando Erignac, sono stati trasferiti a Borgo

Pierre Alessandri (a sx) e Alain Ferrandi (a dx) in carcere dal 1998 e condananti all'ergastolo.

Come annunciato dal Primo Ministro Jean Castex il mese scorso, Alain Ferrandi e Pierre Alessandri sono stati traferiti nella prigione di Borgo. Dopo 24 anni di carcere sul continente per la loro partecipazione all’assassinio del prefetto Erignac nel 1998, i due prigionieri ritrovano la Corsica.

Alain Ferrandi e Pierre Alessandri sono arrivati oggi presso l’aeroporto di Bastia-Poretta intorno alle 13.00. Un importante dispositivo di sicurezza ha accompagnato il loro arrivo: controlli di identità intorno alla prigione e due elicotteri per trasferire individualmente ogni prigioniero verso la gendarmeria. Poi sono stati condotti verso il centro penitenziarie di Borgo.

Oltre dalle famiglie, vicini e sostegni associativi di Ferrandi e Alessandri, espressioni di sollievo sono arrivate da diversi eletti nazionalisti. Da Gilles Simeoni, Jean-Félix Acquaviva, Marie Antoinette Maupertuis (per il partito Femu a Corsica) a Jean-Baptiste Arena (Core in Fronte), tutti hanno espresso gioia, senza dimenticare di ribadire che questo ravvicinamento non è un regalo, ma l’applicazione rigorosa della legge. Nei diversi messaggi si rammenta comunque che ha necessitato una morte tragica per ottenere il ritiro dello statuto di DPS (detenuto particolarmente segnalato) di Ferrandi e Alessandri, e quindi permettere il loro ravvicinamento.

Nel suo messaggio, il presidente del Consiglio Esecutivo della Corsica, Gilles Simeoni, esprime soddisfazione per “l’applicazione leale dal governo e dallo Stato” dell’accordo concluso con il ministro dell’interno durante la sua visita in Corsica. “È importante segnalarlo” dice Gilles Simeoni. Da parte sua la presidente dell’Assemblea di Corsica, Marie-Antoinette Maupertuis, si proietta sul futuro dei prigionieri, evocando la loro liberazione. “Sarò sempre a fianco a loro e alle loro famiglie per difendere la loro liberazione. Perché il soggetto è questo. Hanno scontato loro pena. Ora è il momento del ritorno e della libertà” ha dichiarato Marie-Antoinette Maupertuis.

Fonti: Corse-Matin, CorseNetInfos

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