Ecco i due edifici selezionati in Corsica per beneficiare dei fondi del Lotto del Patrimonio

By Guillaume Bereni Set 4, 2024 #patrimonio
Fonte: Cumuna di Lento, Fondation du Patrimoine.

Da quando è stato lanciato nel 2018, il Lotto del Patrimonio (Loto du Patrimoine) ha contribuito a finanziare importanti lavori di ristrutturazione di edifici del patrimonio in tutta la Francia. L’evento, lanciato dalla Fondation du Patrimoine con il sostegno del Ministero della Cultura francese, riscuote ogni anno un grande successo, grazie soprattutto al suo conduttore, il presentatore Stéphane Bern, noto per la sua passione per la storia e la cultura.

Ecco come funziona il Lotto del Patrimonio:

Tutti possono contribuire al restauro di questi eccezionali siti locali tentando la fortuna al Lotto del Patrimonio. Il gioco prevede un biglietto che evidenzia i 18 siti emblematici delle regioni selezionate nel 2024. È in vendita da lunedì 2 settembre al prezzo di 15 euro, di cui 1,83 euro saranno devoluti alla Fondation du patrimoine. Anche il pubblico può partecipare a una delle sette estrazioni dedicate alla “Missione Patrimonio” dal 7 al 21 settembre. Il montepremi sarà di almeno 2 milioni di euro e 54 centesimi saranno devoluti alla Fondation du Patrimoine per ogni griglia da 2,20 euro giocata. L’importo delle vendite di questi giochi determinerà la dotazione di ogni sito dipartimentale. Questi importi saranno resi noti alla fine dell’anno. Il montepremi assegnato a ciascuno dei 18 siti emblematici delle regioni sarà rivelato durante le Giornate Europee del Patrimonio del 20, 21 e 22 settembre.

Dalla sua nascita, il Lotto del Patrimonio ha raccolto quasi 155 milioni di euro per contribuire al restauro di 950 siti. La Fondation du Patrimoine ha rivelato i due siti selezionati per la Corsica per questa edizione 2024. Si tratta della cappella di San Cervone a Lento e della Casa Abbatucci a Zicavo. Essi beneficeranno del sostegno finanziario dell’offerta di giochi della 7ª “Missione Patrimonio”, lanciata il 2 settembre.

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Ecco una presentazione della cappella di San Cervone sul sito della Fondation du Patrimoine.

La cappella di San Cervone, raggiungibile dopo una salita di mezz’ora, sorge su un promontorio che domina l’intero paesaggio a 654 metri di altitudine.

Era l’antica chiesa parrocchiale dedicata a San Cervone, la cui festa si celebrava il 10 ottobre, ma cadde in rovina quando fu costruita l’attuale chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria Maddalena. Nel 1646, la chiesa era in rovina, poiché monsignor Marliani riferì che si trovava su una montagna ed era stata quasi distrutta. Tuttavia, fu ricostruita, forse nel 1772, secondo la data incisa su un blocco della porta principale. Durante questa ricostruzione, la cappella fu invertita: la porta principale è rivolta verso est e il coro, con il suo capezzale piatto, verso ovest. I tratti caratteristici di una chiesa romanica sono visibili nel portale principale: un architrave monolitico che sostiene un arco semicircolare con timpano scoperto e grandi blocchi monolitici che formano gli stipiti. Il portale della parete sud è sormontato da un imponente architrave a mensole. Nelle pareti si trovano blocchi ben tagliati, in particolare nelle due lesene semi-incorporate sui lati nord e sud.

L’interno è in stile barocco: una volta ha sostituito l’intelaiatura lignea e le pareti sono scandite da modanature. L’altare barocco è ornato da graziose volute.

I lavori di restauro di questo edificio inizieranno nel primo trimestre del 2025. “La cappella farà parte di un percorso escursionistico organizzato dal Comune in collaborazione con la Comunità dei Comuni di Marana-Golo. I lavori di restauro permetteranno inoltre alla cappella di riacquistare il suo carattere religioso, in modo da poter celebrare la messa in onore di San Cervone e di tenere la cena intorno alla cappella dopo la processione, come è tradizione a Lento“, spiega la Fondation du Patrimoine.

Ecco la presentazione della Casa Abbatucci sul sito della Fondation du Patrimoine.

Questo imponente edificio era in origine una casa fortificata. Nel corso dei decenni, si è evoluto parallelamente alla storia dell’illustre famiglia Abbatucci che vi abitava. Molti dei suoi membri, nati nella casa, si sono distinti nella storia dell’isola e ben oltre, in campo militare, politico o economico.
Oltre al suo interesse architettonico, questo “casone”, la roccaforte di famiglia, conserva la memoria dei suoi successivi proprietari. È testimone di diversi secoli di storia della Corsica. La salvaguardia di questo ricco passato comporta una fase essenziale, quella del restauro del patrimonio edilizio.

I lavori di restauro inizieranno nella primavera del 2025 e saranno completati nel dicembre 2026. “Il progetto è quello di ridare vita al villaggio attraverso una presentazione museografica della storia della casa e dei numerosi personaggi illustri che provengono da questa stessa famiglia. La collezione della casa è ampia e molto varia. Infatti, la famiglia apre le porte a un pubblico ristretto ogni 16 agosto, in occasione della festa di San Rocco, patrono delle grandi famiglie del quartiere in cui si trova la casa. Le questioni patrimoniali coinvolte sono notevoli, poiché l’obiettivo è quello di riscoprire una parte della storia della Francia e della Corsica che è stata un po’ dimenticata dopo la caduta del Secondo Impero, e di rendere omaggio ai membri della famiglia che hanno lavorato virtuosamente per lo sviluppo e la prosperità dell’isola“.

Fonte: Fondazione del Patrimonio

Guillaume Bereni

Di Felce (Castagniccia), è padre di 3 bimbi e lavora sia nell'azienda agricola di famiglia, che produce farina di castagne, sia come redattore freelance, per noi e per altre testate, scrivendo in lingua corsa, francese e italiana.

By Guillaume Bereni

Di Felce (Castagniccia), è padre di 3 bimbi e lavora sia nell'azienda agricola di famiglia, che produce farina di castagne, sia come redattore freelance, per noi e per altre testate, scrivendo in lingua corsa, francese e italiana.

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