Nonostante una prestazione già eccezionale, il nuotatore svizzero Noam Yaron non è riuscito a portare a termine la sfida che si era prefissato: raggiungere a nuoto Monaco da Calvi. Un viaggio di 180 km che il nuotatore professionista, abituato a grandi prestazioni, si era prefissato con l’idea di sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema della protezione degli ambienti marini.
Dopo 48 ore di nuoto e 100 km percorsi, Noam Yaron è stato costretto a fermarsi. Il peggioramento delle condizioni meteorologiche non gli ha permesso di raggiungere Monaco a nuoto. “Il mare ha vinto“, ha commentato su Instagram.
Tuttavia, Noam Yaron non ha ammesso la sconfitta e ha annunciato che ci riproverà l’anno prossimo. Comunque sia, la sua performance ha avuto l’effetto desiderato: quasi 7,6 milioni di persone sono state sensibilizzate alla causa ambientale seguendo le avventure del nuotatore svizzero.
Alle 8 del mattino di venerdì, mi sono posto una grande sfida: battere il record mondiale della più lunga nuotata in muta, senza uscire dall’acqua, da Calvi a Monaco.
L’obiettivo? Sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di proteggere la biodiversità del Mediterraneo.
Per 48 ore di nuoto senza sosta, ho nuotato nonostante correnti e venti contrari molto più forti del previsto.
Dopo aver percorso quasi 100 km e in accordo con la mia squadra, ho deciso di interrompere il mio tentativo. Nonostante la delusione, sono rimasto determinato.
Questa volta il mare ha vinto, ma torneremo l’anno prossimo.
Grazie a questa audace impresa, quasi 7,6 milioni di persone sono state sensibilizzate alla causa ambientale che sosteniamo e difendiamo.
Un enorme ringraziamento a tutti i sostenitori, partner e sponsor che hanno creduto in me e in questo progetto.
Insieme, continueremo a lottare per proteggere il nostro Mediterraneo.
Noam 💙 (fonte: https://www.instagram.com/p/C_G6YMKtsoG/)