Domenica referendum in Nuova Caledonia: probabile no all’indipendenza

 

Domenica 4 novembre in Nuova Caledonia, collettività d’oltremare, si voterà per il referendum sull’indipendenza dell’arcipelago dalla Francia.

L’ultimo sondaggio svolto i primi di ottobre, in linea con i due precedenti, dà per quasi certa la vittoria del no all’indipendenza, che viene dato al 66% contro il 34% di favorevoli.

Chi ha dichiarato di voler votare “No” giustifica questa scelta con il bisogno di sicurezza, garantita dalla Francia (95%) e con motivazioni legate all’economia (94%) e alle sovvenzioni pubbliche statali (92%) che garantirebbero l’attuale livello di vita nell’arcipelago.

I partigiani del “Sì”, per il 97% motivano la scelta con il riconoscimento dell’identità kanak, per il 94% con la volontà di rafforzare il sentirsi comunità della Nuova Caledonia, mentre il 93% di loro vede nell’indipendenza una maniera di cominciare una nuova fase di sviluppo.

Il 72% degli intervistati ritiene il referendum una “buona cosa”, mentre il 25% lo ritiene sbagliato o inutile.

E i cittadini metropolitani che ne pensano? Nella Francia metropolitana, il 65% degli intervistati non ha nulla in contrario all’indipendenza della Nuova Caledonia, che vede come una buona cosa, ma il 51% di loro crede che essa porterebbe un peggioramento all’economia dell’arcipelago, e il 55% dei danni alla qualità dei loro servizi pubblici.

La parola agli elettori. Negli ultimi anni, le sotprese a simili appuntamenti non sono mancati – si veda il caso Brexit – ma in questa occasione sembra molto improbabile che la Nuova Caledonia divenga una nazione indipendente.


Fonte: Francetvinfo

 

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