Domani, domenica 3 dicembre, le urne saranno aperte per il primo turno delle elezioni Territoriali in Corsica. Il secondo turno si svolgerà invece una settimana dopo, il 10 dicembre. Le elezioni avvengono a soli due anni dalle ultime, che nel 2015 avevano visto la vittoria della coalizione nazionalista “Pè a Corsica” formatasi in occasione del secondo turno. Questo perché dal 1° gennaio 2018 sarà operativa una nuova Collettività unica, che riassumerà in sè anche i compiti dei due dipartimenti (Alta Corsica 2B e Corsica del Sud 2B) che verranno quindi soppressi.
Pè a Corsica, alleanza tra gli autonomisti di Femu a Corsica (divenuta un partito unitario) e gli indipendentisti di Corsica Libera, questa volta si presenta unita fin dal primo turno.
Il sistema di scrutinio, come per le elezioni regionali, prevede un proporzionale con premio di maggioranza che permette di riprartire 63 seggi. Tutte le liste che domani supereranno il 7% dei voti potranno passare al secondo turno. Quelle che otterranno tra il 5 e il 7% potranno fondersi con una lista che abbia superato il 7%.
Chi vincerà il secondo turno otterrà un premio di maggioranza del 18%, ossia 11 seggi. I seggi restanti sono poi ripartiti in modo proporzionale ai voti. L’Assemblea di Corsica così composta voterà i membri del Consiglio esecutivo, il corrispettivo della giunta regionale in Italia.
La campagna elettorale ha sentito gli influssi dei recenti eventi di Catalogna. Gli avversari dei Nazionalisti hanno puntato sul pericolo di una deriva avventuristica verso un tentativo d’indipendenza unilaterale dalla Repubblica. I Nazionalisti hanno ribattuto di volere invece un vero statuto di autonomia in seno allo Stato francese. E gli stessi indipendentisti vedono il processo per una richiesta d’indipendenza come un viaggio democratico per tappe, col consenso del popolo, della durata di almeno dieci anni.
Ecco le liste che si contenderanno i voti per sedere nella nuova Assemblea di Corsica:
Lista/Coalizione | Capolista |
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Valérie Bozzi | |
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Jaques Casamarta |
Pè a Corsica | Gilles Simeoni |
Jean-Charles Orsucci | |
Charles Giacomi | |
Paul-Félix Benedetti | |
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Jean-Martin Mondoloni |
La maggioranza uscente come abbiamo detto si ripresenta già al primo turno con la lista Pè a Corsica.
Core in fronte è invece la lista di Rinnovu, il partito indipendentista più radicale di Paul-Félix Benedetti.
Il Front national presenta la lista Rassemblement pour une Corse républicaine di Charles Giacomi.
A destra, due liste: Jean-Martin Mondoloni, La voie de l’avenir, e quella di Valérie Bozzi, Voir plus grand pour elle.
Jean-Charles Orsucci è il candidato macronista (LREM) con la sua lista Andà per Dumane.
Infine, a sinistra, non compaiono i socialisti, mentre i comunisti di Jacques Casamarta si sono alleati a Insoumis per presentare la lista L’Avenir, la Corse en commun. Una lista comune disapprovata da Jean-Luc Mélenchon, che non ha dato loro l’investitura ufficiale di La France Insoumise. Gli Insoumis còrsi vengono dunque considerati eretici rispetto alla linea del partito nazionale.
Questa elezione è importante per l’isola, e dato i venti autonomisti e indipendentisti che soffiano altrove, viene guardata con attenzione in Francia e anche in Italia e altri paesi europei.
Sullo stesso argomento puoi leggere l’opinione del nostro Marc-Antoine Faure Colonna d’Istria in questo articolo.
Immagino che la vittoria di Simeoni sia scontata, il che mi fa piacere. Non conosco la vostra isola, ma sono da sempre favorevole all’autonomia, a cui i francesi sono da sempre allergici