I nazionalisti chiedevano un gesto forte da parte dello Stato da quando i colloqui erano stati sospesi. Sono stati ascoltati. Sorpresa ! il presidente della Repubblica Emmanuel Macron è venuto di persona all’apertura delle discussioni venerdì 24 febbraio. Fin dall’inizio, il presidente ha indicato che non c’erano tabù, ma che c’erano alcune linee rosse da non attraversare, e lo status di residenza potrebbe essere uno di queste. Tutti erano soddisfatti dell’arrivo del presidente il cui discorso era ancora nella direzione opposta. Se venerdì abbiamo parlato di territorio e pianificazione urbana, è l’autonomia che è sullo sfondo di queste discussioni. Un’autonomia richiesta dai nazionalisti. “Vogliamo che sia pienamente esercitato”, afferma il presidente Simeoni, sostenendo che quasi il 70% degli elettori ha votato alle elezioni territoriali per le liste nazionaliste. Va ricordato, tuttavia, che l’autonomia non era all’ordine del giorno di queste elezioni e che la realtà è ben diversa.
La maggioranza dei corsi ha spesso espresso un voto legittimista nei confronti di coloro che localmente detengono il potere di distribuire denaro pubblico, specialmente nei molti comuni della Corsica con demografia debole e che vivono solo di sussidi pubblici. Ieri si votava Giacobbi o Rocca Serra che hanno tenuto i consigli generali o regionali, oggi hanno votato Simeoni presidente di una colletività unica con un significativo potere finanziario. In realtà, nulla è cambiato. E possiamo tranquillamente dire che dei quasi 70 PC che hanno votato per le liste nazionaliste, una buona parte non è per l’autonomia come sostenuto dai nazionalisti. E poi un altro dato, l’alto numero di astensionisti che era quasi 50 PC. I nazionalisti, fanno una lettura cruda di queste cifre. Da parte sua, il ministro dell’Interno vuole proposte concrete . Per il momento i nazionalisti, a parte il loro slogan generale sull’autonomia o il riconoscimento del popolo corso, sono arrivati con dossier quasi vuoti su questo tema. Per quanto riguarda gli altri partiti tradizionali che partecipano alle discussioni, hanno un approccio piuttosto progressivo e non fanno dell’autonomia l’alfa e l’omega del benessere per la Corsica. Per quanto riguarda i corsi in questo periodo, l’autonomia non è la loro preoccupazione principale. Sono preoccupati per le loro condizioni di vita di fronte all’inflazione e il loro futuro con il progetto di riforma delle pensioni. I politici dovrebbero tenerne conto.
Petru Luigi Alessandri
Petru Luigi Alessandri
Giornalista radiofonico di RCFM, si occupa tra l'altro anche della trasmissione Mediterradio, che mette in contatto gli ascoltatori di Corsica, Sardegna, Sicilia, e occasionalmente Malta e altre terre mediterranee. Per Corsica Oggi scrive in lingua corsa o, in traduzione, in italiano.