In un’intervista rilasciata a Corse Net Infos, il deputato Paul André Colombani parla del progetto di legge che presenterà all’Assemblea Nazionale il 5 giugno, con l’obiettivo di consentire alla Corsica di avere finalmente un proprio Centro Ospedaliero Universitario. Ad oggi, la Corsica è l’unica regione francese a non averne uno.
L’obiettivo di questa proposta di legge, su cui il deputato ha lavorato a lungo, è quello di chiedere “l’installazione di un Centro ospedaliero universitario in tutte le regioni francesi“. Una richiesta di questo tipo per la sola regione della Corsica sarebbe stata incostituzionale; la proposta di legge è stata così denominata per evitare questo rischio. La creazione di un Centro Ospedaliero Universitario in Corsica è una questione importante che è stata amplificata, come ricorda Paul André Colombani a Corse Net Infos, dalla crisi del COVID: “Storicamente, ci è sempre stato detto che la Corsica non aveva bisogno di posti letto supplementari, in particolare in terapia intensiva – anche se ne abbiamo meno della media nazionale – perché siamo così vicini a Marsiglia. Tuttavia, ricordiamo che durante il Covid, se i nostri rianimatori non avessero fatto miracoli per curare le persone […] avremmo avuto problemi molto, molto seri. Abbiamo dovuto arrangiarci con quello che potevamo quando tutti i letti di Terapia Intensiva di Marsiglia e Nizza erano pieni“, dice il deputato.
Oltre alla crisi sanitaria, Paul André Colombani sottolinea che ogni anno dai 25.000 ai 30.000 corsi sono costretti a recarsi sul continente per farsi curare. Con tutte le implicazioni economiche, sociali e di sostegno che questo comporta. Anche se sarebbe impossibile curare tutto in Corsica, il deputato ritiene che, ad esempio, “le 360 donne che ogni anno si ammalano di cancro al seno in Corsica dovrebbero ricevere la stessa qualità di cura di Marsiglia“. Avere un Centro Ospedaliero Universitario in Corsica sarebbe anche un modo per combattere la desertificazione medica, soprattutto per quanto riguarda gli specialisti, per i quali è sempre più difficile avere accesso sull’isola: “L’80% degli specializzandi si stabilisce intorno al proprio Centro Ospedaliero Universitario. Oggi, il fatto che non ci sia un ospedale universitario in Corsica significa che siamo meno attraenti, soprattutto per gli specialisti“, sottolinea Paul André Colombani.
Il deputato è sostenuto nel suo approccio da Jean-Félix Acquaviva (autonomista) e Laurent Marcangeli (destra), ed è riuscito a ottenere la co-firma di oltre 100 deputati di altri partiti, ad eccezione dell’estrema destra. Deve però ancora convincere l’altro deputato autonomista, Michel Castellani, che non ha approvato il progetto di legge che prevede che il Centro Ospedaliero Universitario sia ubicato nel “capoluogo di regione”, ritenendo che ciò rappresenti una minaccia per l’ospedale di Bastia, che da tempo difende. A questo proposito, Paul André Colombani ha dichiarato che “l’uso della parola “capoluogo di regione” nella mia proposta di legge ha dato a Michel Castellani l’impressione che volessimo escludere Bastia […]. Cambieremo questa formulazione. […] Potremo presentare emendamenti per correggere ciò che preoccupa Michel Castellani. Penso che la nuova formulazione sarà sufficiente a soddisfare tutti”.
Paul André Colombani è fiducioso che la sua proposta di legge sarà adottata. Il suo passaggio attraverso la procedura di adozione semplificata è un buon segno. Se il progetto si concretizzerà, il Centro ospedaliero universitario potrebbe vedere la luce nel 2030.
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Fonte: Corse Net Infos
Guillaume Bereni
Di Felce (Castagniccia), è padre di 3 bimbi e lavora sia nell'azienda agricola di famiglia, che produce farina di castagne, sia come redattore freelance, per noi e per altre testate, scrivendo in lingua corsa, francese e italiana.