Oggi vi parliamo dell’Accademia internazionale del mandolino, con sede in Italia, che ogni anni organizza eventi e workshop in diverse città. Nel 2018 farà tappa prima a Sorrento, nella regione italiana della Campania, a gennaio. La seconda tappa sarà in Corsica, a Corte, dal 25 febbraio al 4 marzo. Ultima tappa dell’anno a Genova in agosto.
Perché Corte? Corte è il cuore dell’Isola di Bellezza e la tradizione degli strumenti a pizzico nel bacino del Mediterraneo risale all’antichità. Non è quindi un caso che la Corsica sia terra di mandolinisti e chitarristi così come la vicina Marsiglia dove venne creato il primo corso di mandolino in Europa presso il Conservatorio di Musica di Marsiglia, subito dopo la prima guerra mondiale.
Venne affidato a uno dei più celebri mandolinisti europei dell’epoca, il Maestro Laurent Fantauzzi, amico di Camille Saint-Saëns e Jules Massenet. Nato in Italia, la patria del mandolino, Fantauzzi arriva nella città focese all’inizio del XX° secolo e qui sviluppa un’intensa attività di concertista, editore (direttore del giornale “Le Plectre”) e pedagogo. Le sue composizioni, perfettamente adatte alle potenzialità del suo strumento, sono composte nello stile romantico da lui prediletto e sono attualmente conservate presso la Biblioteca del Conservatorio. Sotto l’impulso di musicisti come Alexandre Boulanger (nato a Bastia), nel mese di settembre del 2009 il Conservatorio Nazionale “Pierre Barbizet” di Marsiglia ripare le porte al mandolino, creando un corso di studi dedicato a questo strumento tipicamente mediterraneo. Tale corso viene affidato a Vincent Beer-Demander, professore, compositore e concertista considerato uno dei maggiori mandolinisti della sua generazione che riprende così la tradizione di Laurent Fantauzzi.
I discendenti di Laurent Fantauzzi, i Luccioni, vivono in Corsica e in tutta l’isola le opere di Laurent Fantauzzi sono sempre profondamente apprezzate.
Un altro mandolinista di quest’epoca che ha lasciato un’impronta indelebile in Corsica è François Menichetti (26 dicembre 1894 – 27 agosto 1969); compositore, direttore d’orchestra e mandolinista di Bastia è molto conosciuto per le sue innumerevoli opere per orchestre e fanfare militari ma anche e soprattutto per le sue composizioni per ensemble di strumenti a plettro. Tali composizioni presentano melodie relativamente semplici ma intrise al tempo stesso di leggerezza e drammaticità. Il suo pseudonimo era François de Toga.
I mandolinisti còrsi hanno trasmesso nell’arco di tutto il XX° secolo la loro arte mandolinistica e, in modo particolare a Corte, mandolinisti e chitarristi dilettanti sono sempre stati estremamente numerosi, come testimoniano gli strumenti appesi in parecchi bar della città, e si sono tramandati questa pratica musicale di generazione in generazione, quasi sempre ad orecchio senza necessità di spartiti di difficile reperimento. Tale tradizione orale ha permesso lo sbocciare di talenti che hanno potuto dare libero corso ad interpretazione ed immaginazione personali senza essere imbrigliati dalle costrizioni della scrittura.
Diverse formazioni folk hanno valorizzato il ruolo del mandolino in Corsica, come A Serinata Aiaccina di Ajaccio, I Machjaghjoli e I Marinari di Bastia, e allo stesso tempo l’encomiabile lavoro di Jacques Luciani e della Mannella di Corti hanno contribuito a tenere viva la pratica di questo strumento e a diffonderne il repertorio nella città di Pascal Paoli fino agli anni 1980. Alcuni di questi musicisti hanno esercitato a livello professionale, in particolare Ange Lanzalavi, originario di Corte, e René Vallecalle; due emeriti mandolinisti e compositori che sono gli invitati d’onore della nostra manifestazione.
Il programma dettagliato e maggiori informazioni arriveranno nelle prossime settimane. Nel frattempo segnatevi la data e consultate il sito ufficiale dell’Accademia.
Ci saà Avi Avital?