“È uno scandalo che la Corsica non venga menzionata in questo trattato”, ha dichiarato il deputato autonomista Michel Castellani, presso l’Assemblea Nazionale. Sembra una burla, ma non lo è per niente. Quell ‘accordo storico tra l’Italia e la Francia, che prevede una cooperazione rinforzata sui campi dell’economia, dell’energia, del turismo, dei trasporti, dell’educazione o ancora della difesa e della transizione energetica, non include una parola sulla Corsica.
Come mai si può arrivare a tal accordo senza pensare alla ricchezza che si potrebbe sfruttare dal legame millenario che esiste tra la Corsica e la penisola ? La risposta è semplice e Michel Castallani lo ha fatto rimarcare all’Assemblea : il trattato del Quirinale parla di cooperazione tra regioni confinanti… su confini terrestri. Quindi la Corsica si trova fuori col concetto voluto dal trattato, nonostante i piccoli 12 chilometri di mare che separano Corsica e Sardegna e i 30 dalla Toscana. Per non parlare del fatto che ha sottolineato il bastiese Castallani di fronte agli altri deputati: “vedo l’Italia ogni mattina dalla mia finestra”.
La costatazione è amara per il deputato, che ha chiesto al governo se c’è dietro quella omissione “la voglia di evitare un irredentismo, che è pura folia. O allora [se] si cerca ad asfissiare la possibile influenza della Corsica ai livelli economici e culturali, ciò che è inaccettabile”. La risposta della Segretaria dello Stato in carica dell’Europa, Laurence Boone, è stata breve e laconica, dicendo che il trattato condivide anche la cooperazione tra le varie regione del Mediterraneo con frontiere maritime. Senza comunque una parola sul ruolo che potrebbe avere precisamente la Corsica.
“Avà ùn avemu mancu più u baccalà per Corsica !”, ha dichiarato su Twitter Michel Castellani. L’uomo e i suoi compagni eletti avranno di sicuro bel da fare per che la Corsica non sia, una volta ancora, allontanata di una terra italiana con cui c’è tanto da costruire.
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Fonte : Corse Net Info
Guillaume Bereni
Di Felce (Castagniccia), è padre di 3 bimbi e lavora sia nell'azienda agricola di famiglia, che produce farina di castagne, sia come redattore freelance, per noi e per altre testate, scrivendo in lingua corsa, francese e italiana.
E’ davvero brutto non pensare la Corsica legata all’ Italia