Cors’Export: il mercato italiano è uno dei più interessanti per i prodotti còrsi

By Redazione Ott 25, 2016 #economia #italia

Dopo gli scandinavi, gli austriaci e i tedeschi, a settembre, tocca agli italiani venire all’incontro delle imprese isolane nel quadro del programma Cors’Export dell’ADEC.
Questo lunedì, diciassette produttori locali hanno installato i loro stands nel salone dell’hôtel «Chez Walter» a Lucciana, in collaborazione dei rappresentanti della Camera del Commercio e dell’Industria di Bastia e dell’Alta Corsica (CCI2B) che aiutano le imprese a sviluppare la propria attività all’estero.

L’obiettivo di questi workshop organizzati dalla CCI2B è proprio attrarre compratori internazionali interessati a vendere i prodotti còrsi nei loro paesi. A questo incontro erano presenti produttori di spezie, vini e liquori della regioni

Esiste una vera politica di sviluppo dell’economia locale verso i mercati esteri, anche con campagne in lingua inglese « Noi ad ogni evento mettiamo a disposizione traduttori, per i negoziati post-workshop, gli imprenditori còrsi spesso non hanno un livello d’inglese adeguato agli scambi commerciali » constata Nicole Spinosi, incaricata alla direzione imprese e territorio della  CCI2B.

Ci sentiamo di dire che, almeno con gli italiani, un ruolo della lingua italiana e, perché no, della lingua còrsa, potrebbero essere presi in considerazione in ambito commerciale.

Un mercato più vasto si apre ai nostri produttori grazie a questi incontri: « Si risponde a una domanda crescente di prodotti di qualità a livello internazionale ». Ma è anche un mettere in relazione tra loro le imprese locali «Cè sempre qualche informazione da scambiare col tuo vicino. Questa cooperazione crea emulazione con altri produttori, che vogliono seguirne l’esempio » spiega Adrien Angeli di Domaine Mavela.

Questo “worskhop Italia” conclude la parte “agroalimentare” del piano Export 2016. Durante il corso dell’anno più di 30 aquirenti internazionali hanno potuto incontrare più di 40 imprenditori locali. E ci sono state ricadute concrete sui commerci. L’estero rappresenta oggi l’1% del mercato còrso “Bisogna far conoscere i nostri prodotti, che sono tra i migliori ” spiega Philippe Vincensini, che esercita la castanocoltura biologica.
Il 2016 sarà concluso da un altro evento, dedicato alla cosmetica. Speriamo che saprà conquistare, come gli altri, l’attenzione e il favore di una clientela straniera interessata a tornare a casa con un po’ di prodotti di Corsica in valigia.

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Fonte: Corsenetinfos

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