Core in Fronte denuncia “il sistema AirBnb”, sintomatico dell’espropriazione della terra in Corsica

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Gli attivisti del partito indipendentista Core in Fronte hanno tenuto una conferenza stampa a Porto Vecchio domenica 29 settembre per denunciare “il sistema AirBnb“, che ritengono essere uno dei principali vettori di esproprio delle terre in Corsica. Mentre “i giovani corsi faticano a trovare un alloggio” perché la proliferazione degli alloggi turistici “fa lievitare i prezzi” e “alle famiglie viene negato il permesso di costruire sulla propria terra”, altri approfittano della situazione “per arricchirsi” e “distruggere i legami sociali“, secondo il partito politico.

Core in Fronte ha voluto illustrare il suo punto di vista scegliendo di riunirsi nella frazione di Petra d’Arca, un luogo storicamente legato alla cultura pastorale e all’attività umana che alimenta la Corsica, e ora rappresentativo di una deriva immobiliare, secondo il partito. L’esempio scelto è quello della “Villa Arca“, alloggio turistico “ai piedi della macchia“, che Core in Fronte sottolinea essere “affittato da Parigi dall’ex direttore dell’ospedale di Bunifaziu“. In un comunicato stampa scritto interamente in lingua corsa (leggilo qui su Facebook), si sottolinea che la persona che ha diretto l’ospedale di Bonifacio nel 2017 “ha perseguito una politica sociale talmente cattiva che il STC (sindacato dei lavoratori della corsica, Ndr) e le formazioni patriottiche ne hanno chiesto l’allontanamento“.

Secondo Core in Fronte, il mercato degli alloggi turistici in Corsica deve essere regolamentato, in particolare imponendo :
  • Uno status di residente permanente di almeno 10 anni per poter acquistare una casa;
  • Un permesso di locazione per chiarire le condizioni di accesso al mercato;
  • Limitare l’accesso al mercato degli affitti a un alloggio per famiglia fiscale;
  • Dare la capacità giuridica alla Collettività della Corsica di autorizzare o meno l’affitto di alloggi ammobiliati per il turismo.

Guillaume Bereni

Di Felce (Castagniccia), è padre di 3 bimbi e lavora sia nell'azienda agricola di famiglia, che produce farina di castagne, sia come redattore freelance, per noi e per altre testate, scrivendo in lingua corsa, francese e italiana.

By Guillaume Bereni

Di Felce (Castagniccia), è padre di 3 bimbi e lavora sia nell'azienda agricola di famiglia, che produce farina di castagne, sia come redattore freelance, per noi e per altre testate, scrivendo in lingua corsa, francese e italiana.

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