Con i collegamenti marittimi verso la Corsica in difficoltà, i professionisti sardi sono preoccupati per il deterioramento dei scambi commerciali

Se da un lato è rassicurante vedere i rappresentanti sardi e corsi prendere le misure del lavoro titanico che resta da fare per collegare le due isole in modo adeguato e sostenibile, dall’altro la preoccupazione che assale coloro che dipendono quotidianamente da questo trasporto non è meno forte.

In un articolo pubblicato questa settimana da AGI.it, apprendiamo che c’è una reale preoccupazione tra i professionisti sardi che mantengono legami commerciali con la Corsica. Tutti in Corsica sanno che la Sardegna offre una moltitudine di opportunità in termini di approvvigionamento di materie prime, in particolare per i professionisti dell’edilizia ma non solo. “Secondo l’Ufficio studi di Confartigianato Sardegna, dall’Isola partono ogni giorno verso la Corsica granito e manufatti in pietra, legname e materiali edili, infissi e vetro, oltre ovviamente prodotti dell’alimentare, freschi e lavorati” ci informa l’articolo di AGI.it. Molte imprese in Corsica dipendono quindi in larga misura dalla fluidità degli scambi commerciali con la Sardegna, che i recenti problemi nei collegamenti marittimi hanno compromesso.

Le parole di Giacomo Meloni, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, intervistato da AGI.it, rendono palpabile la preoccupazione dei professionisti sardi : “Il danno che tale situazione, ormai cronica, sta portando alle imprese di tutta la Sardegna “incalcolabile”“, ha dichiarato Meloni. Il timore che i partner commerciali corsi si rivolgano ad altre regioni a causa della mancanza di consegne regolari dalla Sardegna è molto reale : “Secondo informazioni raccolte da Confartigianato, sono numerosi i committenti della Corsica che, stanchi dei continui ritardi nelle consegne da parte degli autotrasportatori o delle inadempienze da parte delle maestranze, stanno pensando di rivolgersi ai mercati della Toscana, della Liguria e del sud della Francia“.

Il “tavolo permanente”, recentemente creato dalle due regioni per indirizzare i futuri progetti di trasporto, avrà quindi il suo bel da fare e non dovrà aspettare troppo prima di intraprendere azioni concrete.

Fonte: AGI.it

Guillaume Bereni

Di Felce (Castagniccia), è padre di 3 bimbi e lavora sia nell'azienda agricola di famiglia, che produce farina di castagne, sia come redattore freelance, per noi e per altre testate, scrivendo in lingua corsa, francese e italiana.

By Guillaume Bereni

Di Felce (Castagniccia), è padre di 3 bimbi e lavora sia nell'azienda agricola di famiglia, che produce farina di castagne, sia come redattore freelance, per noi e per altre testate, scrivendo in lingua corsa, francese e italiana.

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