La raccolta dei cedri si fa d’autunno. Originario d’Asia, il cedro fu importato e impiantato sulla costa orientale dai greci nella pianura tanto fertile, da Aleria al paesino di Tocchisi (Tox/Tocchiu), patria del cedro. I cedri sono stati trascurati, abbandonati o anche sradicati, la loro coltura è diventata sempre più scarsa perché esige una grande cura. Chiamato in còrso « Alimea » questo agrume che pesa da 2 a 3 chili con poca polpa , è conosciuto per la sua assenza di acidità e la finezza del suo aroma. Siccome è molto amaro non si consuma come un frutto fresco ma candito o in liquore.
E’ molto apprezzato quando è candito : provate pure la ricetta di mia nonna, per portare un tocco di dolcezza alla fine del pasto.
La ricetta si divide in due parti.
Prima la cottura:
- Tagliare a meta i frutti e svuotarli
- Metterli a bagno con molta acqua durante 8 giorni e cambiare l’acqua la mattina e la sera.
- Far cuocere nell’acqua bollente tra 5 e 7 minuti.
- Lasciare a sgocciolare e ricominciare l’operazione 4 a 5 volte.
- Mettere a sgocciolare su una griglia per una notte.
Poi lo sciroppo. Per lo sciroppo servono
- 1 chilo di frutta
- 1 litro d’acqua
- 500g di zucchero
Poi:
- Fare scaldare l’acqua con lo zucchero per 30 minuti.
- Mettere i cedri nell’acqua durante 5 minuti.
- Togliere dal fuoco e lasciare i cedri tutta la notte (12 ore) nello sciroppo
- Poi togliere i cedri
- Far ridurre lo sciroppo aggiungendo 100g di zucchero per 1 kilo di frutta e far bollire per 20 minuti Dopo i 20 minuti aggiungere i cedri per 5 minuti
- Togliere dal fuoco e lasciare i cedri per tutta la notte nello sciroppo e ricominciare 3 volte l’operazione.
Dopo questi 3 giorni mettere i cedri a sgocciolare su una griglia.Alla fine del pasto, con il caffè è una bontà, buona degustazione !